Molte persone si chiedono se sia salutare bere acqua dal rubinetto a Torino. Il calcare che vediamo comparire nel lavandino, talvolta, può far sospettare che la qualità dell’acqua non sia ottimale e che potrebbe provocare problemi di salute.
Ma quanto c’è di vero in questo dubbio? E a cosa è dovuta effettivamente la formazione di calcare?
Il pH dell’acqua, in presenza di altre sostanze, può condizionare il potere corrosivo dell’oro blu e provocare le famigerate incrostazioni di calcare.
Ma ciò non deve destare preoccupazione nei confronti dell’acqua che ogni giorno sgorga dal nostro rubinetto.
L’acqua infatti viene costantemente controllata dagli enti che si occupano della distribuzione dell’acqua, come ad esempio la SMAT nel caso della città di Torino e della sua provincia.
In particolare, il pH è uno dei valori di riferimento che fornisce più informazioni sullo stato dell’acqua e su eventuali cambiamenti e per questo motivo viene costantemente monitorato.
Per conoscere la qualità di ciò che beviamo è comunque utile sapere quali sono i valori ideali del pH e come possiamo eliminare eventuali sostanze indesiderate all’interno dell’acqua.
PH dell’acqua: cos’è e quali sono i valori da rispettare
Da un punto di vista tecnico, il pH dell’acqua viene definita come il parametro che misura la concentrazione di acidità e basicità in una soluzione.
In altre parole, ci permette di sapere se l’acqua può essere “aggressiva” e corrodere gli impianti.
Normalmente, una soluzione può essere classificata in tre modi:
- Acida, quando il pH ha un valore compreso tra 0 e 7
- Neutra, se il pH è pari a 7
- Basica, se il pH indica un valore tra 7 e 14
L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’acqua come potabile e adatta al consumo umano quando il suo pH ha un valore compreso nel range 6.5-9.5, come indicato nella normativa sulla potabilità dell’acqua (D.Lgs 31/2001 e smi)
In questo intervallo infatti l’acqua presenta un ottimo equilibrio tra i seguenti fattori:
- Odore.
- Sapore.
- Colore (o trasparenza).
- Capacità di resistere alla contaminazione dei microrganismi presenti negli acquedotti o in natura.
- Presenza di metalli, anche questi determinati da fattori naturali e chimici.
Il giusto bilanciamento di queste caratteristiche rende l’acqua che arriva nelle nostre case buona da bere e sicura da utilizzare quotidianamente.
Ecco perché i gestori dei servizi idrici monitorano continuamente il pH e i parametri dell’acqua della rete idrica, garantendo l’ottima qualità della risorsa per i cittadini.
Bisogna precisare che normalmente non esiste un’acqua perfettamente neutra, poiché le soluzioni acquose sono ricche di minerali, anidride carbonica e altri elementi per natura stessa.
Esistono tuttavia dei casi in cui le variazioni di pH possono rendere l’acqua molto acida o molto basica, provocando disturbi per la salute delle persone come irritazione alla pelle o alle mucose.
Cosa succede se il pH dell’acqua è alto o basso?
I valori del pH possono essere condizionati da diversi fattori, come la temperatura dell’acqua, la concentrazione di sali e la concentrazione di ioni.
La loro combinazione dà origine a diverse tipologie d’acqua che possono essere più alcaline o più acide, favorendo fenomeni come:
- Corrosione delle tubazioni, nel caso di maggiore acidità.
- Incrostazioni, nel caso di acqua alcalina.
Ecco quindi che all’interno dei tubi e nei nostri lavandini iniziamo a notare la formazione di una patina di depositi stabili e un lieve cambiamento di sapore (e talvolta odore e colore) nell’acqua.
Il ruolo del pH dell’acqua che beviamo è importante per garantire un buon sapore e soprattutto la giusta idratazione: grazie ai controlli degli enti competenti, difficilmente si ottiene un’acqua dal pH troppo basso o troppo alto.
Tuttavia, anche in diverse zone della stessa città, il pH può effettivamente variare notevolmente, rendendo l’acqua più aggressiva e capace di compromettere le tubature. Il fenomeno di corrosione favorisce il rilascio di metalli pesanti nell’acqua stessa che arriva direttamente in casa nostra o nel nostro ufficio.
Brusche variazioni del pH indicano un cambiamento della qualità globale dell’acqua che può essere dovuto a sostanze inquinanti.
Per tale motivo, adottare un sistema di protezione in più come il depuratore d’acqua può essere utile per eliminare quegli elementi che non possono essere rimossi dai normali processi di disinfezione delle reti idriche.
Acqua potabile Torino: quale acqua bere
Specie nelle grandi città come Torino, la qualità dell’acqua che arriva in ogni casa, ufficio, bar e ristorante può essere condizionata dallo stato delle tubature degli edifici.
Tubazioni danneggiate e di antica data o soggette a forti fenomeni di corrosione possono dare uno spiacevole sapore o odore all’acqua.
Ecco perché sempre più persone scelgono di acquistare o noleggiare un depuratore per la casa o per la propria attività.
I depuratori sono gli unici strumenti in grado di eliminare residui, inquinanti chimici o organici nella fase finale di trasporto dell’acqua, cioè esattamente prima di sgorgare dal rubinetto.
Grazie ad un depuratore d’acqua è possibile bere in tutta sicurezza anche quando non si conosce lo stato delle tubature della casa o del palazzo, come spesso succede quando ci si trasferisce in un quartiere diverso o si decide di affittare casa per lavoro o studio.
I depuratori inoltre non cambiano la composizione dell’acqua, ma la rendono più leggera, come nel caso del depuratore a osmosi inversa, il più efficace nel campo della depurazione.
Questo vuol dire che l’acqua è ideale per idratare tutti, dai bambini agli anziani, senza il rischio di eliminare sostanze preziose contenute all’interno dell’acqua.
Solo gli elementi indesiderati come per esempio il residuo fisso, il cloro, piccole alghe e batteri vengono eliminati durante il processo di osmosi inversa.
In assenza di fattori scatenanti, eliminati dal depuratore, il pH dell’acqua torna inoltre ai valori ideali per ottenere acqua di ottima qualità e soprattutto sana.
Erogatore acqua Torino in casa e al ristorante: basta diffidare!
Purtroppo ancora molte persone acquistano acqua imbottigliata o la richiedono andando a mangiare in un ristorante.
Impauriti da possibili contaminazioni o pratiche igieniche poco sicure, alcuni clienti “non si fidano” dell’acqua spillata dal rubinetto, nonostante i maggiori controlli ai quali viene sottoposta.
In casa come al ristorante, l’acqua proveniente dal rubinetto è sicura e rispetta tutti i parametri fissati dalla legge sulla potabilità delle acque e sul consumo umano.
Nel campo della ristorazione, inoltre, i ristoratori sono tenuti a garantire che i prodotti alimentari, compresa l’acqua, vengano somministrati secondo la normativa HACCP: in questo caso specifico, che l’acqua sia servita in modo totalmente igienico all’interno del locale.
Ecco perché a Torino sempre più ristoranti dispongono di un erogatore o un depuratore Hydra e possono offrire ai propri clienti un prodotto di alta qualità, dal pH controllato e totalmente sicuro per la loro salute.
Ed ecco perché altrettante persone scelgono di portare una sicurezza in più anche all’interno delle mura domestiche, con i modelli di erogatori e depuratori d’acqua per la casa.
L’acqua potabile è un bene disponibile e accessibile a tutti, perché pagare per comprare bottiglie di plastica altamente inquinanti e faticose da trasportate?
Per non parlare di tutto lo spazio prezioso che occupano all’interno di garage, depositi e ripostigli, spesso in condizioni di stoccaggio meno sicure di quanto si possa pensare e che potrebbero alterare i valori del pH.
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