In centro a Torino sorge la Caffetteria Modigliani, il locale che Giada Remicando, Jessica Remicando e Nicholas Gatti hanno riaperto con entusiasmo dopo il difficile periodo della pandemia da Covid. Questo accogliente locale è il luogo ideale per chi desidera trascorrere momenti piacevoli in un ambiente accogliente.
La Caffetteria è aperta dalle ore 7 alle ore 21 e offre una ricca selezione tra deliziosi pranzi, colazioni squisite e moderni cocktail, capaci di soddisfare ogni palato.
Recentemente, abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Jessica, una delle anime di questo progetto, che ci ha raccontato qualcosa di più sulla storia questa Caffetteria, ci ha parlato con passione delle sfide affrontate per realizzare questo sogno ma anche delle grandi soddisfazioni ottenute. La frase che Jessica crede che possa rappresentare di più la Caffetteria Modigliani è: “l’unico modo per essere veramente soddisfatti è quello di fare un buon lavoro e l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate”, scopriamo perché insieme a lei!
Perchè hai scelto questa frase?
Parlapà nasce da un’idea innovativa, che consente di dare la possibilità al cliente di passare una serata senza dover cambiare posto e locale, così da consentirgli di vivere un’esperienza serale differente, unica e completa, senza spostarsi. Infatti, Parlapà è creato su due piani completamente diversi dove vi è la possibilità, sia di sedersi nella sala al piano superiore per cenare piatti gustosi in un ambiente accogliente permettendo di rilassarsi e godersi al meglio il pasto; sia di fare un aperitivo o un dopo cena in un cocktail bar con luci soffuse e musica d’ambiente.
Questa doppia valenza del locale va ad accogliere varie fasce d’età, offrendo vari servizi e dando la possibilità di poter vivere atmosfere diverse. Per il periodo estivo, è inoltre ottimo per la sua offerta di tavoli all’aperto.
Parlapà è aperto da circa 2 anni e vanta una vasta clientela, complice anche la posizione e la rinomanza del paese di Giaveno è infatti considerato come un punto turistico per chi viene da Torino o paesi limitrofi. Francesco ammette che un grande punto di forza è anche la capacità di attirare i turisti.
La clientela più caratteristica, tuttavia, è senza dubbio quella di Giaveno, siamo infatti riusciti a farci conoscere e apprezzare anche dalla gente del posto. L’obiettivo del locale è infatti quello di far affezionare il cliente al punto tale di permettergli di ritornare, sentendosi sempre accolto e non deludendo mai le sue aspettative.
Raccontaci qualcosa della Caffetteria Modigliani?
Io e i miei due soci abbiamo aperto questo bar un anno e mezzo fa ed è stata un po’ una scommessa dato che era un locale chiuso dai tempi del Covid. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un passo nel vuoto. Il nostro pensiero è proprio stato “o la va o la spacca”, oltretutto tutti e tre lavoravamo già in questo settore e abbiamo lasciato un lavoro fisso per dedicarci a questa nuova avventura con l’obiettivo di fare un salto di qualità.
Quando abbiamo preso il bar lo stile con cui era arredato era molto classico e noi l’abbiamo cambiato un pochino apportando qualche miglioramento e dando al tutto un tocco di originalità.
Volevamo portare un po’ della nostra personalità giovane ma senza cambiare radicalmente la location poiché, trovandosi nel centro di Torino, è la zona stessa a richiedere un certo decoro.
Ai tempi dell’adolescenza non avevo mai pensato di fare questo lavoro e invece poi finiti gli studi, iniziai a lavorare come extra in un bar ed è così che poi è diventata la mia passione. Ora non riuscirei a vedermi in nessun’altra veste che non sia quella di ristoratrice.
Tra di voi svolgete ruoli diversi?
Si, io curo prevalentemente la parte della caffetteria, mi occupo dell’apertura e del servizio mattutino. Mia sorella lavora in cucina ed è una cuoca strepitosa tant’è che qui il nostro punto forte sono i pranzi.
Vicino al bar ci sono tanti uffici e c’è anche un ospedale quindi si crea molta clientela nell’orario di pranzo, alla quale noi offriamo una vasta scelta di piatti sperando di soddisfare ogni palato.
Come mai avete scelto Hydra per il vostro locale?
Partendo dal fatto che io conoscevo già l’azienda perché i vari locali in cui lavoravo prima si erano già affidati agli erogatori d’acqua di Hydra, ho riscontrato in loro molta efficienza e si sono mostrati molto disponibili fin da subito.
Non ho mai avuto nessun problema con loro né per quanto riguarda l'assistenza né per quanto riguarda la qualità dell’acqua.
Io ci tenevo particolarmente ad avere il depuratore d’acqua e quindi già prima dell’apertura il nostro locale è entrato in contatto con Hydra, insomma l’abbiamo scelta fin da subito perchè l’abbiamo trovata la scelta più sostenibile sia per un fattore economico che per quanto riguarda la praticità.
In magazzino c’è più spazio perché non dobbiamo dedicarne alle bottigliette di plastica e poi anche per ciò che riguarda l’attenzione all’ambiente, è molto comodo perchè non ci dobbiamo preoccupare delle quantità enormi di plastica da smaltire.
Esaurisce qualsiasi esigenza di un bar, dalla velocità di servire il seltz d’acqua con il caffè, al bicchiere per chi a pranzo non desidera l’intera bottiglia.
Pensi che l'acqua a km 0 diventerà la norma nella ristorazione?
Purtroppo credo che sarà difficile cambiare questa abitudine, poiché molte persone non sono ancora pronte ad adottare questa nuova mentalità. Ci sono ancora tanti clienti che preferiscono la comodità di una bottiglietta d'acqua da portare via, sia per una passeggiata, sia per accompagnare il pranzo ordinato da asporto.
Per rendere l'acqua a Km 0 una norma nella ristorazione, sarebbe necessario che ogni persona portasse con sé la propria borraccia e, venendo nei locali come il nostro, chiedesse di farsela riempire invece di acquistare una bottiglia di plastica. Sebbene alcuni locali abbiano già iniziato a offrire questo servizio, credo che ci vorrà molto tempo prima che questa pratica diventi largamente diffusa.
Personalmente, sono già molto contenta quando vedo un cliente nel mio locale tirare fuori la sua borraccia e riempirla con l'acqua avanzata dal servizio. È un piccolo segno che le cose stanno cambiando, anche se lentamente. Ogni gesto in questa direzione è un passo avanti verso un futuro più sostenibile.Spero che con il tempo, sempre più persone capiranno l'importanza di ridurre l'uso della plastica e adotteranno abitudini più ecologiche.
Oltre agli erogatori d’acqua, ci sono altri accorgimenti che il mondo della ristorazione potrebbe avere nei confronti dell’ambiente?
Noi ci avvaliamo dell’applicazione “Too Good To Go”, che rappresenta un’ottima soluzione per combattere lo spreco alimentare. Spesso ci capita di avanzare brioches, sfoglie, panini e altri prodotti da forno. Non potendoli riproporre il giorno successivo, l'unica alternativa sarebbe quella di gettarli via. Tuttavia, essendo i nostri prodotti di qualità eccellente e mantenendosi freschi per tutta la giornata, abbiamo trovato in questa app la soluzione ideale.
Grazie a "Too Good To Go", consentiamo agli acquirenti di acquistare questi prodotti a un prezzo leggermente ridotto, evitando così di sprecare cibo perfettamente buono. In questo modo, non solo riduciamo lo spreco alimentare, ma offriamo anche ai nostri clienti la possibilità di gustare le nostre delizie a un prezzo vantaggioso, promuovendo al contempo una filosofia di consumo più sostenibile e responsabile.
Che cosa faresti provare del tuo menu’ a qualcuno che inviti nel tuo locale?
Purtroppo credo che sarà difficile cambiare questa abitudine, poiché molte persone non sono ancora pronte ad adottare questa nuova mentalità. Ci sono ancora tanti clienti che preferiscono la comodità di una bottiglietta d'acqua da portare via, sia per una passeggiata, sia per accompagnare il pranzo ordinato da asporto.
Per rendere l'acqua a Km 0 una norma nella ristorazione, sarebbe necessario che ogni persona portasse con sé la propria borraccia e, venendo nei locali come il nostro, chiedesse di farsela riempire invece di acquistare una bottiglia di plastica. Sebbene alcuni locali abbiano già iniziato a offrire questo servizio, credo che ci vorrà molto tempo prima che questa pratica diventi largamente diffusa.
Personalmente, sono già molto contenta quando vedo un cliente nel mio locale tirare fuori la sua borraccia e riempirla con l'acqua avanzata dal servizio. È un piccolo segno che le cose stanno cambiando, anche se lentamente. Ogni gesto in questa direzione è un passo avanti verso un futuro più sostenibile.Spero che con il tempo, sempre più persone capiranno l'importanza di ridurre l'uso della plastica e adotteranno abitudini più ecologiche.
Caffetteria Modigliani – Torino