Siamo un’azienda che lavora con passione,
Salvaguardare l’ambiente è l’unica cosa che importa.
Hydra
L’Erogatore d’Acqua
Da oltre due decenni offriamo una vasta gamma di soluzioni per la ristorazione, gli uffici e per uso domestico.
La nostra azienda propone erogatori d’acqua in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.
Attraverso un sistema di microfiltrazione, garantito e autorizzato dal ministero della sanità, forniamo ai nostri clienti un servizio su misura, dal piccolo nucleo famigliare, fino ai grandi ristoranti.
Privati
Aziende, scuole e PA
Eventi

Hydra è da sempre sinonimo di qualità e cortesia, con interventi puntuali di tecnici preparati e qualificati: un servizio di manutenzione ed assistenza, che in pochi oggi, forse, possono garantire. Al servizio del ristoratore per qualsiasi esigenza, la nostra azienda vanta più di 800 locali (bar, ristoranti, pizzerie, pub, self service, fast food ecc.), che in questi anni hanno deciso di utilizzare, e continuano a farlo, i nostri impianti. Disponibili in diverse versioni: da soprabanco o sottobanco, gli spillatori erogano acqua microfiltrata a temperatura ambiente, fredda e gasata, con la possibilità di regolare a piacimento temperatura e gasatura dell’acqua.
Benefici
I Clienti Hydra Hanno Solo Vantaggi. Anche Tu Puoi.
Scopri alcuni dei grandi motivi per cui tutte le attività dovrebbero scegliere Hydra.
Zero
Rifiuti
No alla plastica! Riduci il consumo di bottiglie. Fai la differenza oltre a risparmiare contribuisci a diminuire l’inquinamento.
L’acqua pulita
è un diritto
Acqua pura direttamente a casa tua eliminando i costi di trasporto, i costi di imballaggio. Impariamo a risparmiare.
Zero
Fatica
Sei stufo di rimanere senz’acqua da bere? Non dovrai mai più trasportare l’acqua dal supermercato a casa.
Sostituzioni
Filtri e Impianti
Impianto non funzionante? Filtro inefficace? Con il nostro intervento la tua acqua tornerà ad essere buona ma soprattutto sana.
Riparazione
Impianti di Depurazione
Hai un vecchio impianto dismesso? Il tuo fornitore ha chiuso i battenti? Hydra può riportare allo stato dell’arte il tuo investimento.
Soluzioni
Immediate
Siamo certi di poter trovare una soluzione a qualsiasi esigenza di depurazione o erogazione dell’acqua, per privati o imprese.
Specializzati nella nostra Area
Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’azienda copre un vasto territorio, curando sia l’aspetto tecnico che quello commerciale, con agenti qualificati, che mettono la loro conoscenza ed esperienza a disposizione del cliente.
Assistenza Immediata
20 Anni di Esperienza
Soluzioni su Misura
Rateazioni
Hydra
Sostiene
tartAmare
tartAmare è l’associazione non-profit, che in Toscana e, nella fattispecie a Grosseto,
si occupa della riabilitazione delle tartarughe marine in via di estinzione ed è interamente supportata dal volontariato e dall’interesse e dalla generosità di persone come te.

Domande Frequenti
Non è raro, soprattutto nei grandi centri di ricerca come le università, trovare dei distributori d’acqua alla spina che permettono agli studenti di riempire le proprie bottiglie in maniera sicura. L’implementazione di questo dispositivo è stata immediata in questi luoghi proprio per la conoscenza che essi hanno dell’importanza di ridurre lo smaltimento dei rifiuti plastici, evitando di ricorrere all’acqua in bottiglia. L’acqua alla spina, infatti, fa bene all’ambiente, e aiuta a “disintossicarsi” dalla plastica e dalle sostanze dannose che questa può rilasciare. Questo si traduce, naturalmente, in una minore presenza di rifiuti, e anche, a livello locale, di un ambiente più pulito e meno “macchiato” da bottiglie lasciate dall’incuria dei maleducati. Se tutti i locali, soprattutto quelli con più clienti, decidessero di ricorrere all’acqua alla spina i benefici a livello ecologici sarebbero enormi, abituando anche i consumatori a implementare gli impianti di depurazione a casa propria, sfatando il tabù dell’acqua del rubinetto “cattiva”.
Naturalmente, un locale deve anche pensare a come far quadrare i conti: per questo motivo molti gestori rinunciano all’installazione di un distributore di acqua alla spina per paura di dover investire troppo denaro. In realtà, la spesa si rivela minima se paragonata a quanto si spende all’anno nell’acquisto e nello stoccaggio dei blister di acqua minerale. Basta fare un paragone fra il prezzo medio di un litro di acqua minerale di buona qualità e quello dell’acqua proveniente dall’acquedotto: 0,25 centesimi rispetto a 0,3 centesimi. Non occorre molto per capire che il risparmio a lunga durata è decisamente elevato, e permetterà al locale non solo di recuperare il denaro perso nell’installazione dell’impianto, ma addirittura di guadagnare più denaro con il passare del tempo. Un’altra conseguenza positiva dell’implemento dell’acqua alla spina è l’ottimizzazione degli spazi. Si potrà dire addio, infatti, alla fatica legata allo stoccaggio, che richiede l’occupazione di spazio e un costante monitoraggio delle condizioni di conservazione (la cui scorretta applicazione può comportare anche multe molto salate). Insomma, adottando un distributore d’acqua alla spina sarà possibile ottimizzare il proprio locale con una spesa minima, effettuando un investimento che garantisce un guadagno sicuro e una maggiore serenità nella gestione dell’acqua.
In questi ultimi anni il problema legato all’inquinamento sta diventando sempre più gravoso, e sta intaccando non solo le città in cui viviamo, ma tutto il mondo, dove si stanno risentendo degli effetti dei rifiuti smaltiti nella maniera incorretta sia a livello di decoro urbano che per il loro impatto sull’atmosfera. Oggi, purtroppo, è innegabile evidenziare quanto il livello di rifiuti che produciamo possa creare emissioni talmente dannose da aver provocato un’eccessiva quantità di gas serra, uno dei fattori chiave che rende così sentito il riscaldamento globale.
Tuttavia, non tutti hanno ben presente anche la pericolosità della plastica, un materiale sì riciclabile, ma anche estremamente resistente che, se disperso nell’ambiente, può contaminarlo anche per centinaia di anni prima di degradarsi del tutto. Inoltre, il processo di degradazione rilascia diverse sostanze dannose per l’ecosistema, e naturalmente anche per l’uomo. In particolare, negli ultimi anni si sta studiando l’effetto delle cosiddette microplastiche, un risultato della degradazione del PET che, al contrario di quello che potrebbe far pensare il nome, presentano enormi rischi per la salute dell’ambiente. In questo articolo vedremo come vengono prodotte e quali possono essere i rischi per l’uomo.
Questa informazione deve focalizzarsi soprattutto sulle potenziali conseguenze che le microplastiche hanno sul nostro organismo, in quanto l’acqua è una sostanza che, per forza di cose, dev’essere consumata in grandi quantità per un corretto funzionamento del nostro corpo. Il problema principale delle microplastiche è che sono idrofobiche, e per questo motivo non vengono intaccate dall’acqua ma, al contrario, possono assorbire una grande varietà di sostanze dannose, anche quelle più grandi, che possono essere inglobate, per esempio, dal polipropilene. Insomma, si può capire perché le microplastiche siano delle piccole “bombe orologeria” che, a seguito di un gesto apparentemente innocuo come bere un bicchiere d’acqua, possono creare problemi a persone di ogni età. La cosa più preoccupante è che non si conoscono ancora perfettamente tutti i rischi legati all’assunzione di microplastiche, e in questo modo si rischia di continuare a propagare sostanze senza una giusta comprensione dei danni. L’unico modo per essere totalmente sicuri di avere un’acqua pura al 100% è ricorrere a dei depuratori che possano filtrare le microplastiche in maniera efficace e sicura: grazie ai filtri in commercio si potrà bere l’acqua del proprio rubinetto senza pensieri.
Se i dati che si possono trovare riferiti a pesce e acque marine non sempre vengono presi con la dovuta attenzione, quelli legati alla presenza di microplastiche nell’acqua potabile sono spesso nascosti, o non propagati. Eppure, il rischio che corriamo è molto elevato: sempre a livello scientifico si è dimostrato come, in nove paesi diversi, la maggior parte delle marche di acqua in bottiglia presentino differenti quantità di microplastiche, spesso molto piccole, anche se il valore, in certi casi, può anche aumentare drasticamente. Ecco quali sono le sostanze che ritornano più spesso nelle relazioni di studi compiuti dalle università e dagli istituti di ricerca:
– Nylon: conosciuto come fibra semitessile molto resistente ed elastica, si tratta di una microplastica artificiale che si può generare dalle bottiglie o da altri oggetti in PET e simili.
– Polipropilene: è la sostanza che costituisce la maggior parte dei tappi di bottiglia. Può raggiungere anche delle dimensioni piuttosto grandi, e per questo motivo rappresentano una delle sostanze più potenzialmente dannose per l’organismo dei viventi.
Lo studio sulle microplastiche è ancora agli inizi, e non è facile rintracciare con esattezza tutte le sostanze che sono presenti nelle acque che beviamo ogni giorno: per questo motivo è necessario sviluppare una corretta consapevolezza nel consumatore.
Al 29/06/2020 Come afferma l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) non c’è motivo di temere di contrarre il virus attraverso il consumo dell’acqua del rubinetto, che in virtù della sua provenienza (l’acquedotto pubblico) è sottoposta a continui controlli. Inoltre, l’utilizzo dei moderni sistemi di depurazione delle acque domestiche permette, grazie all’azione filtrante prevista durante il passaggio dalle tubature al bicchiere, di trattenere batteri e impurità ben lontani dall’organismo di chi consuma acqua. In particolare, i sistemi di depurazione a osmosi inversa come OsmoHYDRA permettono di ridurre la penetrazione di batteri nell’acqua da bere, grazie all’utilizzo della membrana osmotica: la miscela ottenuta, chiamata permeato, non presenta dunque alcun rischio per chi desidera bere acqua direttamente dal rubinetto di casa.
Insomma, nessuna paura per la potenziale pericolosità delle acque potabili filtrate con i sistemi a osmosi inversa, più che sufficienti per un’ottima protezione da un eventuale contagio partendo già nella propria abitazione.
Questa tipologia di filtri per il rubinetto dell’acqua agisce grazie all’azione biocida degli ioni, che riesce a catturare ed eliminare batteri, alghe e altri microrganismi che si trovano comunemente negli acquedotti, catturandoli grazie alla loro carica elettrica sbilanciata.
Queste sostanze sono utilizzate da molto tempo per pulire e igienizzare oggetti o sostanze, e sono l’ideale anche per ottenere un’acqua purificata anche dal rubinetto di casa. La porosità del materiale è ideale per trattenere anche le impurità più piccole e migliorare il sapore dell’acqua potabile.
Questo modello si basa sul processo di osmosi comune nelle cellule degli organismi viventi, dove due individui che contengono sostanze in valori sbilanciati comunicano attraverso una sottile membrana per uno scambio che renda tutto il sistema equilibrato. Tuttavia, nei sistemi di depurazione questo processo è inverso, come indica il nome stesso: vale a dire che la membrana applicata ha la funzione di trattenere le sostanze nocive dell’acqua del rubinetto, ottenendo un liquido conosciuto come permeato (ovvero libero da batteri o metalli pesanti).
Uno dei maggiori benefici dei erogatori d’acqua domestici è legato proprio alla possibilità di non danneggiare sull’ecosistema tramite la continua produzione di bottiglie in PET, un materiale non riciclabile che ancora adesso, benché siano state introdotte alternative più green, viene utilizzato per realizzare le bottiglie dell’acqua potabile.
I filtri per purificare l’acqua, invece, sono totalmente ecologici: non solo non hanno bisogno di sostanze chimiche per funzionare, ma permettono anche di ridurre il consumo di bottiglie e bottigliette in PET.
Avere a diposizione dell’acqua pulita direttamente dal rubinetto di casa è l’ideale anche per eliminare, almeno in parte, anche tutte le esalazioni tossiche prodotte dagli stabilimenti che devono lavorare la plastica, oppure dai camion che trasportano i fusti dell’acqua.
Anche nel proprio quotidiano si può ridurre la propria impronta ecologica con un purificatore d’acqua: basta pensare a tutte quelle volte che, per fare la spesa, si decide di prendere la macchina per trasportare senza fatica le bottiglie piene, magari utilizzando il proprio mezzo anche quando il punto vendita si trova lì vicino.
Insomma, utilizzare un erogatore d’acqua domestico è un modo consapevole non solo di curare la propria salute e quella dei propri cari, ma anche di rispettare l’ambiente e di risparmiare soldi e fatica per comprare e trasportare litri d’acqua minerale.
A prescindere dalla tipologia che si desidera utilizzare, l’installazione di un purificatore d’acqua può apportare diversi benefici: ecco i principali.
– Maggiore benessere: batteri, alghe, metalli pesanti sono tutte sostanze nocive che possono danneggiare l’organismo, concentrandosi soprattutto sulle zone più delicate come lo smalto dei denti. Nei casi più gravi possono portare allo sviluppo di vere e proprie patologie dell’intestino.
– Miglior sapore dell’acqua: uno dei grandi difetti della normale acqua potabile è, talvolta, la presenza di cloro, un elemento che potrebbe guastarne il sapore. Grazie a un erogatore d’acqua domestico sarà possibile eliminare qualsiasi gusto sgradito per ottenere un liquido fresco e puro.
– Grande risparmio: per ovviare alle problematiche dell’acqua del rubinetto diverse persone preferiscono comprare l’acqua minerale in bottiglia. Naturalmente, questo comporta una spesa che, a seconda della provenienza del liquido, può anche assumere una consistenza notevole. L’installazione di un filtro per l’acqua permette di non comprare l’acqua minerale, e così facendo si può bere acqua pura e salutare senza il vincolo delle bottiglie.
A prescindere dal tipo di purificatore d’acqua che si utilizza, l’obiettivo finale è sempre lo stesso: filtrare le sostanze nocive presenti nelle tubature dell’acquedotto per bere acqua che contenga solo i sali minerali benefici per l’organismo umano.
Per far ciò si può ricorrere a tre diversi tipi di erogatori d’acqua domestici che utilizzano, a seconda dell’esigenza, metodi fisici o chimici per trattenere metalli pesanti o batteri.
In commercio è possibile trovare diversi modelli di filtri del depuratore ad osmosi inversa da scegliere secondo le proprie esigenze, che cambiano soprattutto da un ambiente pubblico a quello privato. Vediamoli nel dettaglio:
– Filtro grossolano: è un dispositivo che si presenta a cartuccia oppure lavabile a 50µm, o ancora a sabbia quando si utilizzano elevate quantità d’acqua. È molto comodo in quanto riutilizzabile seguendo precisi processi di pulizia.
– Filtro a carboni attivi: è la tipologia più utilizzata. È l’ideale per eliminare il cloro e di conseguenza un eventuale sapore sgradevole dell’acqua potabile, catturato dai carboni presenti nel filtro.
– Filtro di sicurezza: questa tipologia è composta da cartuccia spun, di norma non lavabile, che filtra tutte le molecole sotto i 5µm proteggendo in questo modo l’acqua dalla contaminazione batterica.
A prescindere dal tipo di filtro che si vorrà implementare è bene tenere presente come ognuno di questi filtri possa essere sostituito e debba anzi seguire un ciclo di vita ben preciso, proprio come qualsiasi componente di una macchina. La sostituzione dev’essere immediata nel caso si riscontrino guasti o malfunzionamenti che potrebbero danneggiare la qualità dell’acqua e permettere l’accesso a microrganismi patogeni.
Il procedimento per sostituire i filtri del depuratore ad osmosi inversa non è complicato, e può essere facilmente seguito anche da chi non è un tecnico (anche se è bene, almeno le prime volte, rivolgersi a un professionista per osservare il processo nel dettaglio). Per prima cosa occorre spegnere tutto il sistema depuratore, per poi sigillare l’ingresso dell’acqua in modo che non ci siano perdite. La componente collegata ai tubi, chiamata testa, comprende un’uscita che occorre aprire per lo sfiatamento del filtro. Si può poi svitare la ghiera che tiene unito testa e vaso, quest’ultimo parte del filtro vero e proprio in quanto contiene la cartuccia. Una volta estratta quest’ultima dal vaso si può procedere alla sua pulizia o sostituzione, per poi riassemblare il tutto per collegarlo nuovamente alle tubature, naturalmente premurandosi poi di chiudere anche le valvole per lo sfiatamento.
L’operazione è veramente semplice, e permette a chiunque di ottenere sempre il massimo dal proprio filtro ad osmosi inversa. Naturalmente è sempre meglio fare grande attenzione mentre si maneggiano tutte le parti del filtro, in quanto una cattiva gestione potrebbe danneggiarli irrimediabilmente e rendere tutto l’apparato inutilizzabile. Da non sottovalutare anche il controllo periodico dell’intero sistema di depurazione che può compiere il tecnico, per assicurare una sicurezza a 360°.
Un filtro ad osmosi inversa ha un preciso ciclo di vita al termine del quale occorre sostituire il pezzo con un modello nuovo. Le tempistiche di degradazione possono variare a seconda della tipologia e del produttore, e anche a seconda del lavoro che il filtro deve compiere: se l’acqua presenta molte sostanze nocive, il dispositivo lavorerà di più e si saturerà più velocemente. Generalmente è bene attenersi alle istruzioni fornite dal produttore o dal tecnico, oppure ricercare le tempistiche suggerite dai libretti delle istruzioni. Importante è la verifica periodica dello stato del filtro: alcune tipologie, come i filtri grossolani o a carboni attivi, possono essere esaminate dall’esterno per verificare la presenza di impurità, mentre i filtri di sicurezza, opachi, necessitano di un controllo interno. Un altro indicatore per capire se ci sia una vera necessità di cambiare il filtro è il sapore dell’acqua: sempre nel caso della tipologia a carboni attivi la presenza di odore o gusto di cloro può essere un segnale inequivocabile del bisogno di una tempestiva sostituzione. Attenzione anche al colore e alla purezza del liquido che esce dal rubinetto, che può presentare torbidità a seguito di un guasto del filtro.
I fori sono dell’ordine del millimicron, e grazie alla ristrettezza del loro diametro sono in grado di catturare una quantità elevata di solidi sospesi in acqua.
Le membrane di ultrafiltrazione sono realizzate in materiali polimerici come polieteresulfone (PES), polivinildenfluoruro (PVDF) e ceramica, modificati per avere una migliore idrofilicità.
Gli impianti di ultrafiltrazione sono perfetti per purificare l’acqua superficiale o sotterranea, sia a livello domestico che industriale, al fine di eliminare tutti i microrganismi, le larve, i germi e i protozoi disciolti in acqua. Rispetto ai tradizionali sistemi di trattamento, l’ultrafiltrazione offre innumerevoli vantaggi per la qualità dell’acqua e per il risparmio economico.
In merito al processo di filtrazione, l’ultrafiltrazione garantisce di eliminare ogni elemento patogeno presente nel liquido, anche le particelle e i batteri resistenti alla clorazione. Grazie ai ridotti fori delle dimensioni da 1 ai 100 nm, la percentuale di sostanze solide intrappolate nelle membrane è elevata e il permeato ridotto. Inoltre, la quantità del concentrato di contaminanti da smaltire che viene prodotto durante l’ultrafiltrazione è nettamente inferiore rispetto ai metodi di filtraggio convenzionali. Con l’ultrafiltrazione, si potrà disporre di acqua pura direttamente dal rubinetto, sia per lavare gli alimenti che da bere in totale sicurezza.
Sul piano della funzionalità, tutti i sistemi di ultrafiltrazione sono compatti così da non richiedere né grandi spazi di installazione dei dispositivi, né ingenti investimenti iniziali per il cliente. In più, l’impianto dispone già di attacchi per la rete elettrica, rubinetti cromati, e può essere automatizzato in maniera facile e veloce. A livello economico, l’ultrafiltrazione è altamente vantaggiosa perché richiede bassi costi di gestione e manutenzione, poiché i sistemi riescono a lavorare con flussi di liquido elevati senza necessitare frequenti operazioni di pulizia. Si potranno abbandonare le vecchie bottiglie d’acqua minerale, che verranno completamente rimpiazzate dall’acqua più sana e pulita dell’impianto a ultrafiltrazione, così da ridurre ulteriormente le spese quotidiane, gli sforzi per il trasporto e il consumo di plastica. Considerando che l’impianto non necessita di corrente elettrica per funzionare, è ovvio come l’ultrafiltrazione sia indispensabile per seguire uno stile di vita green più eco-sostenibile per l’ambiente.
Fai una scelta consapevole per la tua salute, il benessere della tua famiglia, e il rispetto della natura: passa all’ultrafiltrazione! Contattando adesso Hydra, potrai approfittare dello sconto del 30% sull’installazione dell’impianto e iniziare a goderne subito i benefici.
Elenco inquinanti rimossi con il trattamento acqua ad osmosi inversa
Sostanze tossiche (pericolose per la salute)
Arsenico 94-96%
Mercurio 96-98%
Selenio 94-96%
Ammoniaca 86-92%
Batteri 100%
Cromo 96-98%
Cianuro 86-92%
Solventi 96-98%
Detergenti 96-98%
Nichel 98-99%
Pesticidi 96-98%
Piombo 96-98%
Tensioattivi 98-99%
Idrocarburi 98-99%
Alluminio 96-99%
Radioattività 86-92%
Rame 98-99%
Erbicidi 96-98%
Sostanze rischiose (pericolose per la salute)
Insetticidi 96-98%
Nitrati 92-95%
Fosfato 98-99%
Manganese 96-99%
Sodio 93-98%
Trialometani 98-99%
Cloro 100%
Argento 93-95%
Sostanze indesiderabili
Fluoruri 87-93%
Ferro 96-99%
Solfati 96-98%
Potassio 87-90%
Silicati 85-90%
Magnesio 96-98%
Torpidità 98-99%
Attenzione: le sostanze indicate non sono necessariamente presenti nella Vostra acqua.
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