In Italia più di 800 comuni presentano un’acqua molto calcarea: tra questi sono comprese anche grandi città come Bologna, Milano e Roma.
Ma qual è la situazione nella città di Torino? E cosa comporta un eccesso di calcare nell’acqua che beviamo? Vediamo quali sono le possibili cause e le soluzioni da adottare per contrastare il calcare.

Calcare: quali sono i rischi?

Il calcare è quel residuo di colore bianco che si forma in presenza di acqua dura sulle superfici dei rubinetti, all’interno del bollitore, o per esempio nella doccia. Questo avviene quando l’acqua presenta un residuo fisso molto alto e può comportare nel tempo notevoli inconvenienti.
Primo tra tutti, un problema scatenato dalla presenza di calcare è l’intasamento dei filtri dei rubinetti domestici. Anche il vetro poi soffre la presenza del calcare ed è per questo che possiamo osservare aloni bianchi e vetri opacizzati nei bicchieri, nelle caraffe e persino nelle cabine doccia.

Il calcare poi è in grado di creare incrostazioni nelle tubature degli elettrodomestici in grado di influire notevolmente sul loro rendimento e di conseguenza anche sull’efficienza energetica, aumentando i costi.
Infine, anche le tubature degli edifici e dei sistemi di riscaldamento non sono al sicuro dalle incrostazioni di calcare che in questi casi finiscono poi nell’acqua che beviamo dal rubinetto.
Questo non vuol dire che l’acqua dura non sia potabile, ma semplicemente che contiene elevate quantità di calcio e magnesio.
Quindi, sebbene un’acqua dura non sia pericolosa per la salute dell’uomo, il suo sapore potrebbe non essere gradevole e risultare più pesante rispetto ad un’acqua con basso residuo fisso.
Ma come si fa a determinare la durezza dell’acqua?

Durezza dell’acqua: cos’è e come si misura

La durezza dell’acqua è una caratteristica naturale del liquido stesso che viene definita come la concentrazione di calcio (Ca++) e magnesio (Mg++) in un litro d’acqua.
Per misurarla si possono utilizzare due scale, il Grado Tedesco espresso in °D oppure più comunemente con l’unità di misura del Grado Francese, °F, che corrisponde a 10 milligrammi/litro di CaCO3, cioè carbonato di calcio.
Il Grado Tedesco si calcola invece moltiplicando 1 Grado Francese per 0,56.

Ci sono diversi modi per classificare un’acqua dura ma per semplificare il processo è stata inventata una scala con dei range di valori per orientare il consumatore.

Il range per misurare la durezza dell’acqua va da un minimo di 0 °F ad un massimo consigliato di 50 °F
, secondo il limite di legge previsto dal D.Lgs. 31/2001.
Può essere suddiviso nei seguenti intervalli:
Da 0 a 5 °F, siamo in presenza di un’acqua molto dolce
Da 5 a 10 °F, l’acqua è dolce
Da 10 a 18 °F, viene definita poco dura
Da 18 a 30 °F l’acqua diventa dura
Ed infine, quando la durezza è maggiore di 30 °F, siamo in presenza di un’acqua molto dura

Calcio e magnesio per la salute del corpo

Come abbiamo accennato, il calcio ed il magnesio contenuti nel calcare non sono dannosi per la salute dell’uomo, nelle quantità previste dalla legge.
Anzi, sono tante le acque minerali in commercio ricche di sali minerali che proprio grazie ad elementi come calcio e magnesio hanno effetti benefici sull’organismo.

Le dosi giornaliere di calcio e magnesio raccomandate dai nutrizionisti esperti sono rispettivamente di 500-1200 mg di calcio e di 300 mg di magnesio.

Vediamo nel dettaglio questi due elementi.

CALCIO

Il calcio è un elemento molto importante sia per l’uomo che per piante e animali: nell’uomo, il calcio è un componente delle ossa e il suo deficit può comportare patologie capaci di rendere le ossa fragili. Per questo in determinati casi e periodi della vita, può essere necessario assumere una maggior quantità di calcio come durante l’adolescenza o in tarda età.

L’acqua che beviamo dal rubinetto contiene naturalmente calcio prezioso per la nostra salute: grazie al discioglimento dei minerali
, il calcio si libera nei bacini d’acqua e nelle falde acquifere per arrivare poi nelle nostre case.
Proprio grazie alle sue proprietà fondamentali per il nostro organismo, non esiste un limite di legge previsto nel Lgs. 31/2001 per la quantità di calcio presente in un litro d’acqua.

MAGNESIO

Anche il magnesio, come il calcio, è un elemento molto importante per il buon funzionamento del corpo: sia nelle ossa che nel sangue, la presenza di magnesio contribuisce a controllare processi importanti come la pressione sanguigna e la glicemia.
Il magnesio è presente in tanti alimenti come legumi, vegetali e alimenti ricchi di fibre ma l’acqua contribuisce in modo determinante all’apporto giornaliero di questo elemento. Quando questo non è sufficiente, il nostro corpo risponde al deficit con sintomi come crampi, contrazioni muscolari e persino alla riduzione di calcio nel sangue.

Anche in questo caso non è previsto un limite
di legge previsto dal D.Lgs. 31/2001 sulla quantità di magnesio disciolto nell’acqua.

L’acqua potabile del rubinetto domestico è quindi una fonte inesauribile di magnesio e calcio che possono aiutare al benessere del nostro corpo.

Tuttavia
, se rendono il grado di durezza dell’acqua troppo elevato, l’acqua potrebbe non risultare gradevole al gusto per tanti cittadini, senza dimenticare i problemi che apporta il calcare ai rubinetti.

Calcare nell’acqua del rubinetto in provincia di Torino

In Piemonte e nello specifico nella zona di Torino, il grado di durezza dell’acqua è molto variabile tra una città e l’altra del capoluogo piemontese, così come tra le differenti zone della città di Torino stessa.
Alcuni comuni che presentano acqua dura sono, per esempio:

  • AVIGLIANA, con 30 °F
  • BEINASCO che presenta 27 °F
  • BUTTIGLIERA ALTA, con uno dei tassi più alti, 39 °F
  • LA LOGGIA, che presenta un’acqua dura che si avvicina alla soglia di molto dura con 27 °F
  • MONCENISIO riporta 36 °F
  • RIVOLI con 35 °F

I dati sono consultabili nella tabella del sito della Società Acque Metropolitane Torino (SMAT) con le informazioni aggiornate sui valori di durezza e delle singole componenti come calcio, magnesio ecc.

Conoscere il valore della durezza dell’acqua nel tuo comune o nella tua zona ti permette di stabilire quali soluzioni adottare per eliminare l’alta concentrazione di calcare o semplicemente migliorare il gusto dell’acqua che bevi.

Discorso leggermente diverso, invece, per quanto riguarda il cloro. Vi consigliamo la lettura di questo articolo per approfondire.

Eliminare il calcare con il depuratore ad osmosi inversa

La soluzione migliore per contrastare una notevole presenza di calcare nell’acqua è il depuratore ad osmosi inversa. Grazie alle membrane osmotiche, il depuratore ad osmosi inversa è in grado di trattenere sia le macro sostanze come calcio e magnesio che le micro sostanze presenti nell’acqua.
La pompa si occupa di sottoporre l’acqua ad una forte pressione per farla passare attraverso la membrana osmotica eliminando altresì batteri e sostanze inquinanti che potrebbero essere presenti nell’acqua.
Durante il lungo percorso che l’acqua effettua per arrivare alle nostre case, sono tanti gli elementi con i quali può venire in contatto: sebbene l’acqua in Italia sia resa potabile tramite processi di disinfezione, potrebbe essere contaminata proprio nell’ultimo tratto.

Le tubature degli edifici, se vecchie o poco curate, possono rilasciare elementi nell’acqua che vanno ad inficiare poi il gusto e a volte persino il colore dell’acqua
, a discapito dei benefici che invece porta con sé la scelta di bere acqua dal rubinetto.

Con un semplice depuratore ad osmosi, l’acqua potabile diventa non soltanto più pura e sicura, ma assume anche un gusto leggero che piace a tutti.
Scopri come funzionano i nostri depuratori d’acqua domestici ad osmosi inversa nella pagina dedicata.

Perché l’acqua filtrata è meglio dell’acqua del rubinetto