Come eliminare il cloro dall’acqua del rubinetto

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ELIMINARE IL CLORO DALL'ACQUA DEL RUBINETTO

Ottobre 8, 2021

Categoria: Articoli

Il cloro è una sostanza gassosa, di colore giallo/verde ma quasi invisibile all'occhio umano quando viene in contatto con l'acqua. Viene usata prevalentemente come disinfettante (pensiamo alle piscine pubbliche), nonché come ingrediente base per la preparazione di prodotti di altra natura, ad esempio insetticidi.

Ma perché l'acqua del rubinetto contiene cloro?

Il cloro e la cloramina vengono usati per eliminare i microorganismi potenzialmente nocivi per l'organismo umano (i c.d agenti patogeni) che essendo naturalmente presenti nell’acqua del rubinetto rischiano di contaminare l'uomo con le conseguenze immaginabili.
Questo è il motivo per cui gli addetti all'acquedotto del Comune lo aggiungono all'acqua, per impedire la proliferazione dei batteri e renderla potenzialmente potabile.

Ma quali sono i rischi legati all'ingestione dell'acqua contenente cloro?
Non si tratta di un problema legato unicamente al sapore: il cloro si sa, ha un odore sgradevole ma è persino in grado di produrre un impatto negativo sull'ambiente e sulla salute dei nostri animali domestici.
Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato l'innocuità di questa sostanza: sembrerebbe che il corpo umano riesca ad eliminarlo attraverso l'urina, il sudore e la respirazione.
Tuttavia altri studi sull'argomento hanno evidenziato che se entra a contatto con gli alimenti o con le sostanze organiche dell'uomo, potrebbe trasformarsi in "trialometani" (THMs): elementi decisamente cancerogeni, diventando così tossico, irritante e potenzialmente in grado di portare malattie e allergie all'uomo.

Come eliminare o ridurre il cloro dall'acqua del rubinetto

Da moltissimi anni il cloro è utilizzato per rendere potabile l'acqua dei nostri rubinetti.
Fin dai primi utilizzi nell'approvvigionamento idrico è stato possibile riscontrare una significativa diminuzione di malattie e disturbi grazie al suo uso corretto, anche se come suddetto è importante usarne una bassa concentrazione.

Il cloro ha permesso di rendere l'acqua più sicura per i cittadini, depurandola ed eliminando il rischio della proliferazione dei microorganismi quali germi, batteri e protozoi; per questo motivo è necessario mantenerne una quantità sufficiente per tutto il percorso dell'acqua fino al rubinetto stesso, perché i microorganismi potrebbero inquinare l'acqua a causa di vecchie tubature o perdite (non a caso l’EPA, l’OMS e altre numerose organizzazioni internazionali hanno determinato i "livelli" da rispettare per garantire la salute dell'uomo).

Ma la presenza del cloro nell'acqua del rubinetto non deve indurci a non utilizzarla, perché esistono dei filtri che aiutano a eliminare queste sostanze disinfettanti senza rischi per la salute, ovvero senza effetti collaterali e in modo assolutamente sicuro.
Il cloro può essere infatti rimosso utilizzando il sistema della "filtrazione", che consente di depurare l'acqua nelle caraffe filtranti o nei depuratori: dei piccoli dispositivi che si posizionano sotto il lavandino rimuovendo la sostanza gassosa e depurandola.

L'eliminazione del cloro avviene infatti facendo passare l'acqua da un filtro dotato di carbone attivo granulare o in particelle.
In realtà esistono vari tipi di filtro, tutti capaci di rimuovere il cloro e la cloramina attraverso il processo di osmosi inversa, con i raggi ultravioletti e il carbone attivo.
Quest'ultimo funziona per "adsorbimento", e rappresenta uno dei sistemi più efficaci (l'adsorbimento è un processo chimico che permette a una sostanza gassosa di concentrarsi sulla superficie di un condensato).

Si tratta di un sistema capace di far legare gli ioni del cloro con il carbone attivo e depurare efficacemente l'acqua.
Il carbone attivo ha infatti notevoli proprietà di assorbimento, oltre a essere un catalizzatore capace di trasformare il cloro in cloruro, permettendone un immediato assorbimento.

Per eliminare queste sostanze disinfettanti dall'acqua del rubinetto ti consigliamo di installare un filtro testato, che permetta di eliminare almeno il 95% di cloro e cloramina.

Il filtro deve essere preferibilmente costituito da un sistema di carbone organico, capace di sprigionare carbone attivo e catalitico.
Prima di acquistare un depuratore è importante accertarsi che i filtri siano testati e certificati, ovvero che il produttore sia in grado di garantire la rimozione dei disinfettanti in una percentuale elevata, sia per il cloro che per la cloramina.

Esistono poi altri metodi, come quello che consente di rimuovere il cloro attraverso la "neutralizzazione chimica".
Si tratta di composti chimici che riescono a eliminare i disinfettanti dall'acqua attraverso l'uso di sostanze persino commestibili (ad esempio la vitamina "C" o l'acido ascorbico), tramite lo scioglimento di queste sostanze all'interno dell'acqua stessa.
Per declorare l'acqua vengono usate anche altre opzioni, che includono l'uso di sostanze quali il solfito di sodio o tiosolfato di sodio.
L'impiego dei tradizionali depuratori è comunque ritenuto il sistema più efficace e innocuo per l'uomo, non a caso prevalentemente usato nell'ambito domestico.

Conclusioni: perché eliminare il cloro dall'acqua del rubinetto

Spesso si pensa che l'acqua del rubinetto sia una naturale fonte di germi e batteri.

Si tratta di una convinzione errata, perché normalmente l'acqua proveniente da un impianto di trattamento è completamente pulita, salvo infettarsi mentre giunge dalle tubature al rubinetto di casa. Ristagni, perdite e depositi contribuiscono a infettare l'acqua rendendo necessario l'uso di disinfettanti come il cloro e la cloramina, l'importante che siano usati con una concentrazione minima.

La cloramina è un'altra sostanza simile al cloro, ma costituita da ammoniaca e cloro libero.
Il cloro viene tuttavia maggiormente usato nel trattamento disinfettante dell'acqua, anche perché conferisce un odore e un gusto decisamente meno marcato rispetto all'altra sostanza.
Il cloro e la cloramina vengono aggiunti all'acqua in quantità molto ridotte, allo scopo di eliminare o ridurre la presenza di organismi biologici nei sistemi idrici (in base alla durezza dell'acqua potrebbero essere necessarie maggiori quantità di prodotto).
A livelli minimi il cloro non provoca alcun danno scientificamente provato sull'organismo anche se, una volta combinato con materiali organici, potrebbe divenire potenzialmente cancerogeno.

Per limitare gli effetti negativi del cloro (ovvero il cattivo odore, i sapori sgradevoli delle bevande o dei cibi), si consiglia sempre di eliminarlo dall'acqua potabile, ma evitando di ricorrere a soluzioni fai da te poco utili, investendo piuttosto sull'uso di filtri capaci di eliminare il cloro in modo immediato e sicuro per l'organismo, rendendo possibile l'ingestione dell'acqua senza alcun pericolo per il corpo umano.

Eliminare o ridurre il cloro è importante come misura precauzionale, nonostante gli effetti negativi di questa sostanza sul corpo umano non siano totalmente provati.

Perché rischiare di ingerire batteri e protozoi se oggi è possibile utilizzare dei filtri certificati che permettono di ridurre le quantità di questa sostanza potenzialmente nociva? Se non vuoi rinunciare all'utilizzo dell'acqua del rubinetto ti consigliamo di scegliere sempre un filtro certificato, la cui efficacia è testata e garantita ai consumatori.

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