Hydra TartAmare grosseto

Aprile 8, 2022

Categoria: Articoli

Vi abbiamo già anticipato il meraviglioso progetto al quale abbiamo scelto di aderire e finalmente possiamo raccontarvelo: Hydra è diventata partner ufficiale dell’associazione non-profit TartAmare di Grosseto, in Toscana!
Un lavoro stupendo portato avanti dai numerosi volontari che ogni giorno si dedicano con passione al recupero e alla riabilitazione delle tartarughe marine sul territorio toscano.

Tante sono le specie di tartarughe ormai dichiarate a rischio nel nostro mare. Per questo motivo noi di Hydra abbiamo preso un impegno concreto per la loro salvaguardia, decidendo di sostenere l’associazione e continuando a promuovere soluzioni per un mondo plastic-free.

Cos’è TartAmare e di cosa si occupa

TartAmare è un’associazione nata nel 2016 a Grosseto e che opera lungo le coste toscane per proteggere le tartarughe marine, nella fattispecie gli esemplari di Caretta Caretta.
Questo esemplare infatti risulta spesso vittima di “by-catch”, ossia la cattura accidentale delle specie durante l'attività di pesca che coinvolge numerose specie animali. Spiaggiamento e intrappolamento in altre tipologie di attrezzi da pesca sono altri fenomeni che possono compromettere la vita di questo animale, già dichiarato a rischio d’estinzione.

Lo staff dell’associazione è composto da esperti del settore e studiosi amanti della natura il cui lavoro non prevede soltanto la cura delle tartarughe ma anche l’informazione e la sensibilizzazione del pubblico riguardo l’ambiente.

Inoltre, con l’approvazione del Ministero dell’Ambiente, i volontari di tartamare si occupano di tutelare questi fantastici animali non soltanto in situazioni di difficoltà ma anche nelle fasi iniziali di vita.
Numerose sono le tartarughe rinvenute impigliate nelle reti dei pescatori o in confezioni di plastica, che rischiano di morire se non aiutate tempestivamente.
Così come a rischio sono le uova nidificate ogni anno sulle spiagge che, a causa della forte presenza dell’uomo e della progressiva erosione costiera, si trasformano spesso in ambienti ostili per la nascita delle piccole tartarughe.

Il Centro Recupero

L’associazione TartAmare opera all’interno di un Centro Recupero, che accoglie diversi esemplari di tartarughe in difficoltà.
Il Centro si pone in continuità con quello che aveva sede presso l'ex Acquario Comunale di Grosseto, dove dal 2000 ad oggi sono stati curati circa 150 esemplari di tartarughe marine.
Ognuno di questi viene curato all’interno della struttura fino alla completa riabilitazione per poi essere liberato in mare una volta pronto. In seguito, grazie a speciali strumenti di ricerca, è possibile continuare a studiare i movimenti ed i comportamenti dell’animale, raccogliendo preziose informazioni per la ricerca sulla specie.

Obiettivi di TartAmare

Oltre a salvaguardare la popolazione delle tartarughe marine, l’associazione TartAmare svolge altre numerose attività

Conservazione della specie

Partendo dall’identificare le problematiche principali per la conservazione della specie, i volontari lavorano per migliorare le condizioni di vita e combattere i pericoli che minacciano le tartarughe.
Per cercare di contenere l’impatto umano sulla fauna e sull’habitat costiero, sono state implementate proposte di pesca e di turismo sostenibile in collaborazione con associazioni di categoria ed enti specifici.
Inoltre, dalla nidificazione alla schiusa delle uova, i volontari seguono le diverse fasi di nascita delle piccole tartarughe per far sì che riescano a sopravvivere, ripopolando il proprio habitat naturale.

Ricerca e Monitoraggio

L’attività di ricerca è molto importante per studiare al meglio la specie e la sua distribuzione nei nostri mari. Attraverso lo studio a livello nazionale delle dinamiche di popolazione delle tartarughe e della loro riproduzione è infatti possibile ideare soluzioni efficaci per il loro benessere.
La ricerca comprende ovviamente anche il monitoraggio degli spostamenti delle tartarughe durante il periodo migratorio. Grazie alla telemetria satellitare sono stati raccolti dati preziosi che hanno permesso di conoscere e delimitare le rotte migratorie seguite dalle diverse specie di tartarughe.
Gli studi vengono effettuati senza arrecare alcun disturbo all’animale in questione.

Informazione e Sensibilizzazione

Tra i numerosi obiettivi dell’associazione toscana, uno tra i più importanti è quello di informare e sensibilizzare il pubblico alle problematiche ambientali e faunistiche.
Le tartarughe marine sono un importante indicatore di salute del mare e già da anni evidenziano gli effetti dell’inquinamento umano sul loro habitat.
Per questo motivo TartAmare si occupa di sviluppare progetti di educazione didattica, mostre, manifestazioni, conferenze e workshop con l’intento di educare e responsabilizzare le persone in merito alla tutela dell’ambiente.

Il problema dell’inquinamento

Le tartarughe sono tra le specie marine più a rischio a causa dell’impatto umano sull’ambiente.
In particolare, la plastica è il nemico numero uno per questi animali che spesso finiscono per inghiottirne grandi quantità, nutrendosi vicino alla superficie dell’acqua.
Come ben sappiamo infatti, le correnti accumulano le plastiche disperse in mare in grandi isole, definite per l’appunto “isole di plastica” che galleggiano indisturbate in mare, danneggiando gravemente l’ecosistema.
L’ingestione della plastica porta le tartarughe, così come tante altre specie animali, alla morte per lacerazione, ostruzione o perforazione del tratto gastrointestinale.

Secondo i ricercatori dell’università di Exeter e del Plymouth Marine Laboratory, che hanno analizzato centodue esemplari di tartarughe marine provenienti dal Pacifico, dall’Atlantico e dal Mar Mediterraneo, l’intestino di ogni singolo animale conteneva plastiche o microplastiche.

Secondo quanto riportato nello studio:

“La plastica nelle tartarughe del Pacifico era per lo più composta da frammenti duri, che potevano provenire da una vasta gamma di prodotti utilizzati dagli esseri umani”

e ancora

"I piccoli generalmente contengono frammenti fino a circa 5-10 mm di lunghezza e le dimensioni delle particelle aumentano insieme alle dimensioni delle tartarughe”.

La plastica infatti costituisce ormai l’80% dei detriti marini e può essere trovata ovunque, sia in acqua che all’interno delle specie marine.
La riduzione dell’utilizzo di plastica è una responsabilità al quale non possiamo più sottrarci, specialmente in presenza di alternative ugualmente funzionali.
Bicchieri, posate e bottiglie di plastica, infatti, sono soltanto alcuni degli oggetti di uso quotidiano che inquinano il mare e al quale possiamo rinunciare tranquillamente in favore di soluzioni più green ed ecosostenibili.

I progetti educativi di TartAmare

Per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marittimo che colpisce ogni giorno le tartarughe marine, l’associazione TartAmare ha dato vita a numerosi progetti educativi.
Tra questi, il campo di volontariato estivo accoglie volontari maggiorenni che si occupano ogni anno di aiutare lo staff nelle comuni attività dell’associazione.
Dal monitoraggio delle spiagge, alla sorveglianza dei nidi, i partecipanti potranno provare un’esperienza unica a stretto contatto con la natura. Un’eco-vacanza, come viene definita da TartAmare, altamente formativa e allo stesso tempo di grande aiuto per il mondo delle tartarughe.

Ma non è tutto. L’associazione propone anche tirocini e laboratori didattici, coinvolgendo partecipanti di tutte le età, con un percorso specifico per l’apprendimento in ogni fascia.
Attraverso attività di gioco, esperienze sensoriali e piccole prove, anche i più piccoli imparano, divertendosi, il valore della sostenibilità ambientale.

Hydra e Le avventure di Lentina

Anche Hydra entra nelle scuole e partecipa alla sensibilizzazione sul tema della plastica attraverso un nuovo progetto educativo: Le avventure di Lentina!
Il progetto formativo nasce in accordo con le insegnanti della scuola primaria per educare le generazioni future al problema dell’inquinamento dei mari.

Un fumetto diviso in tre brevi volumi sulle avventure di una dolce tartaruga e dei suoi amici marini che, insieme, esplorano tematiche ambientali quali le conseguenze dello spreco di plastica per la vita marina e l’impatto dell’uomo sull'ambiente.
Un progetto che coinvolge tutte le classi della quarta elementare delle scuole di Torino, per sensibilizzare i bambini all’importanza di un mondo sempre più libero dalla plastica.

Ogni fumetto prevede piccole attività educative da completare in classe o in compagnia di mamma e papà, per imparare insieme i pericoli e le conseguenze delle nostre attività quotidiane.

…E per i più piccoli,Hydra presenta anche due album da colorare con i personaggi delle avventure di Lentina pensato per la classe di seconda elementare!
Un’attività creativa e allo stesso tempo formativa per il tempo libero dei più piccoli.

Hydra TartAmare grosseto

Hydra e TartAmare: un aiuto concreto

Per avvicinare ancor di più i bambini al mondo di Lentina e al progetto formativo, Hydra ha voluto prendere un impegno concreto diventando partner dell’associazione TartAmare e sostenendo attivamente la salvaguardia delle tartarughe marine.

Il nostro nuovo sogno e progetto è quello di portare i bambini delle scuole elementari a visitare il centro di TartAmare a Grosseto per conoscere i volontari dell'associazione e poter vedere con i propri occhi la meravigliosa schiusa delle uova. Un traguardo molto importante per noi, al quale speriamo di arrivare presto.

L’attività di ricerca di TartAmare ha prodotto e continua a produrre ogni giorno risultati preziosi per la salvaguardia delle tartarughe marine e per accrescere la conoscenza scientifica su questo meraviglioso animale.
Noi di Hydra siamo fieri di poter fornire supporto al progetto dell’associazione e sostenere i volontari che portano avanti questo lavoro con impegno e passione.

Puoi fornire anche tu un aiuto concreto tramite donazione, adottando simbolicamente una tartaruga o un nido.
Il tuo gesto contribuirà in maniera diretta alla cura e al benessere delle tartarughe e alla ricerca scientifica su questa specie