Oggi incontriamo “Il Pacchero” di Giaveno, un ristorante già attivo da più di dieci anni e che conta ormai già tre sedi, ma è proprio da Giaveno che nasce la storia de Il Pacchero. Per noi, un grande dejavù, perché intervistammo il titolare, Alessandro Grilli, già nel 2020, che in quei giorni stava inaugurando la sede di Torino, in corso Moncalieri.
Oggi parliamo con Michele Carrone, dipendente del locale, che fa le veci di Alessandro in quest’intervista e che con spontaneità ci racconta un po’ di questo posto.
Un bel punto di vista, inedito, che ci fa scoprire la realtà del ristorante, più dall’intern
Ciao Michele, puoi presentarci Il Pacchero di Giaveno?
Ciao, si certo!
È un locale, che ha una certa importanza qui a Giaveno, ormai stabilmente attivo da 10 anni, con un’ampia capienza e che amo descrivere come “un bel mondo”.
Un bel mondo perché si prova ogni giorno a migliorare e per l’atmosfera che si respira qui, si è davvero creata una bella famiglia tra i dipendenti e un bellissimo rapporto di lavoro tra noi e il titolare e questo non è scontato, anzi è un bel valore aggiunto. Venire a lavorare qui è sentirsi a casa e i clienti lo sentono. Non abbiamo vezzi, non vogliamo far sentire i clienti come degli estranei che si siedono a mangiare in un locale qualunque. Loro stessi si accorgono di come viviamo il lavoro. Credo che questo, insieme alla qualità degli ingredienti e alla bontà del cibo, sia un motivo in più per tornare qui al Pacchero.
Il rapporto qualità prezzo è ottimo, soprattutto se vuoi davvero mangiare, vista l’abbondanza delle porzioni e lo consigliamo per gli amanti del pesce, che sono i piatti che vanno per la maggiore e su cui Il Pacchero è specializzato.

Avete Hydra - l’Erogatore d’acqua sia ne “Il Pacchero” di Giaveno e sia negli altri locali. Perché avete adottato questo sistema?
Praticità, comodità e perché ha un impatto ambientale positivo.
Su quest’ultimo punto, è importante pensare a quanto Hydra, eviti lo spreco d’acqua, non ci sono bottiglie che devono essere caricate per arrivare al locale e per essere portate via e quindi sotto diversi punti di vista, aiuta l’ambiente. E aiutiamo l’aria che respiriamo sempre di più, se allunghiamo l’uso che facciamo dell’erogatore d’acqua e ancora di più se sempre più ristoratori utilizzassero acqua spillata.
Se dovessi scegliere un piatto che rappresenti il locale, quale sarebbe?
Beh, ti direi sicuramente un piatto di mare e dato che avete parlato, già nella scorsa intervista, di un caposaldo del ristorante che è “Il re Pacchero” , oggi vi presentiamo un altro piatto di mare: L’Amalfitana.
Ingredienti (per una porzione):
Per il fondo:
- Olio di semi di girasole
- acciughe
- pomodori secchi
Per il condimento della pasta:
- Mazzancolle
- vongole
- calamari
- cozze
- salsa di pomodoro (un mestolo)
- brodo di pesce (un mestolo)
- pasta fresca (400 g)
Procedimento:
Prendere una pentola e mettere a bollire l’acqua per la pasta.
Predisporre un tegame e preparare un fondo cotto di olio di semi di girasole, acciughe e pomodori secchi.
Aggiungere al fondo il pesce (Mazzancolle,vongole, calamari, cozze)
Aggiungere un mestolo di salsa di pomodoro e un mestolo di brodo di pesce.
Far cuocere il tutto sul fuoco, fino a quando le cozze non sono aperte.
Aggiungere nel Pasta fresca (tagliatelle), circa 400 g e mantecare con il resto degli ingredienti.
Et Voilà! La nostra (e vostra!) Amalfitana, è pronta.
Il Pacchero – Giaveno