Negli ultimi anni, il governo ha stanziato alcuni incentivi fiscali e alcune misure che hanno come obiettivo aiutare gli italiani a investire sulla ristrutturazione e sul rinnovo di immobili e impianti, un modo per cercare di “modernizzare” il paese senza far andare in bolletta le famiglie e le aziende già stremate dalle ultime crisi economiche.
Ma non solo: il dibattito sul clima si fa sempre più pressante, ed è necessario correre ai ripari con il giusto metodo per non rischiare di trovarsi con dei livelli di inquinamento insostenibili.
È proprio in questo caso che entrano in gioco gli incentivi fiscali sugli erogatori d’acqua, ovvero dei fondi che prevedono il rimborso di una parte delle spese affrontate da privati o attività che desiderano dotarsi di un impianto per la filtrazione e la distribuzione di acqua potabile.
Si tratta di un trend molto più in crescita di quanto si possa pensare, in quanto presenta diversi vantaggi: meno bottiglie che occupano spazio, acqua sempre fresca e pulita e, aspetto molto importante, un notevole risparmio a lungo termine rispetto all’acquisto dei classici blister, senza dimenticare ovviamente la riduzione dei rifiuti plastici.
Alcune persone preferiscono dilazionare la spesa per l'acqua da bere acquistando bottiglie d'acqua in plastica, non pensando all'innegabile risparmio in termini economici nel lungo periodo, e al miglioramento della qualità dell'acqua per bere e cucinare (in quantità illimitata).
Fortunatamente, la presenza di agevolazioni specifiche può aiutare a fare il grande passo per risparmiare e rendere il nostro pianeta sempre più pulito: vediamole nel dettaglio.
Che cosa prevedono gli incentivi fiscali sugli erogatori d’acqua nel 2021
Quando si tratta di definire i requisiti per beneficiare dei bonus per gli impianti di distribuzione dell’acqua filtrata è necessario fare una precisazione: questi non vengono erogati a chi semplicemente acquista uno di questi prodotti, ma è necessario seguire una prassi che certifichi con chiarezza il perché sia stato necessario ricorrere a un aiuto economico.
In breve, si può ricevere una detrazione del 50% sulle spese effettuate solo in caso di interventi classificati come manutenzione straordinaria (ovvero che non prevedano modifiche strutturali a un’abitazione o a un locale) che rientrino nei 1000 euro per i privati e nei 5000 euro per le attività.
Molti potrebbero chiedersi se gli incentivi fiscali sugli erogatori d’acqua non siano inclusi nel cosiddetto super bonus 110%: la risposta è no, in quanto non si vanno a modificare gli ambienti.
Per riuscire a certificare l’installazione di un erogatore d’acqua questa dev’essere compiuta da un tecnico specializzato (idraulico certificato) e va processata tramite l’apposito pagamento concepito per assicurare che, in caso di controlli, non si abbiano brutte sorprese, ovvero lo storno dei contributi.
Questo è conosciuto come bonifico parlante, che certifica nero su bianco il diritto a usufruire degli aiuti economici: un procedimento che risulterà familiare anche a chi ha potuto ristrutturare o mettere in sicurezza la propria abitazione grazie al super bonus, in quanto si tratta del “classico” procedimento per l’erogazione dei fondi.
Circolare Attuativa Giugno 2021
Purtroppo, nel momento in cui è subentrato il Governo Draghi, il Ddl sugli incentivi fiscali, ha subito un arresto, un congelamento. A Giugno, l'Agenzia delle Entrate ha disposto con una circolare i criteri e le modalità per l'assegnazione del Bonus Fiscale per gli impianti di filtrazione dell'acqua potabile.
In particolare, ha dato nuovi chiarimenti sulla questione rimasta in sospeso, definendo:
- Ripartizione della somma destinata del bonus tra tutti coloro che hanno correttamente compilato la richiesta
- Presentazione della domanda in forma telematica sul sito dell'agenzia delle entrate
Il Bonus 2021: cosa cambia
La nuova legge di bilancio resa nota al 30 dicembre 2020 e valida per il 2021 ha riconfermato la presenza di incentivi fiscali sugli erogatori d’acqua, una bella notizia per chi guarda già al futuro: tuttavia, sarà necessario aspettare ulteriori precisazioni per capire come verrà modificata la normativa già esistente.
Già sappiamo che cambierà il tetto di spesa dei 1000 ai 5000 euro a seconda della destinazione del sistema di depurazione, ma occorrerà aspettare il decreto attuativo per capire se la procedura comprenderà sempre il pagamento tramite bonifico parlante o subirà delle variazioni. Purtroppo, la cifra destinata a finanziare questa manovra non è molto elevata: appena 5 milioni di euro per il 2021, che verranno poi riproposti anche per il 2022.
Per questo motivo è bene tenere d’occhio la Gazzetta Ufficiale o informarsi direttamente presso le ditte specializzate, per capire come e quando verranno messi a disposizione i fondi e aggiudicarsi così la possibilità di rinnovare la propria abitazione o il proprio locale. Inoltre, secondo la legge di bilancio 2021 ci sarà anche la possibilità di usufruire del Bonus idrico, diversi dagli incentivi fiscali sugli erogatori d’acqua ma perfetto per chi desidera sostituire un impianto datato.
In definitiva, la conferma dei bonus fiscali per il futuro rappresenta un segnale positivo per l’economia italiana, dove anche il settore della purificazione dell’acqua potabile viene riconosciuto come indispensabile, e a buona ragione: un Paese avanzato non può che investire su queste realtà che permettono di diminuire il carico di rifiuti plastici.
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