In Italia la tendenza ad acquistare bottiglie di plastica per bere acqua è sempre stata diffusa da Sud a Nord.
Grazie alle campagne di sensibilizzazione, agli incentivi come il bonus acqua potabile 2022 ed in generale ad una nuova consapevolezza più “green”, le abitudini stanno cambiando.
Sempre più famiglie italiane (specialmente nelle regioni del nord) iniziano a preferire un consumo di acqua potabile proveniente direttamente dal rubinetto, a sfavore della plastica.
Tuttavia, la domanda sorge spontanea: l’acqua della mia città e della provincia è potabile?
Per quanto riguarda la città di Torino e le sue province, il responso è fortunatamente positivo. Infatti, nonostante lo scetticismo di alcune persone, l’acqua del torinese è potabile e sicura, grazie ai periodici controlli ed analisi operate dagli enti sanitari.
Allora a cosa è dovuta la sfiducia nei confronti dell’acqua del rubinetto?
Contiene davvero elementi dannosi per la nostra salute?
Scopriamo insieme le proprietà ed i possibili rischi dell’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case.
Si può bere l’acqua del rubinetto?
Per iniziare, l’idea che l’acqua del lavandino di casa “faccia male” è fuorviante e, per la maggior parte dei casi, infondata.
Bisogna precisare infatti che le autorità locali sono tenute ad informare i cittadini nei casi in cui l’acqua di una determinata zona o città non sia momentaneamente potabile.
A volte può succedere che il rapporto di elementi contenuti nell’acqua potabile possa variare e causare scompensi o eccessi di una particolare sostanza: ad esempio, se la concentrazione di arsenico diventa superiore ai limiti considerati sicuri, le autorità proclamano l’acqua “non potabile” fino a quando i livelli non saranno tornati nei parametri stabiliti dalla legge.
Spesso si pensa inoltre che l’acqua del rubinetto possa favorire patologie come i calcoli renali a causa del calcare: tuttavia oggi esistono tanti depuratori in commercio in grado di trattenere anche le microparticelle di calcare e rendere l’acqua pura.
In generale quindi, a meno che non sia espressamente controindicato, è possibile bere acqua dal rubinetto senza preoccupazioni né ripercussioni sulla salute.
Acqua del rubinetto o acqua in bottiglia?
La principale differenza tra l’acqua in bottiglia e l’acqua del rubinetto, sta nella provenienza.
L’acqua minerale in Italia è etichettata come tale solo se risponde a determinati requisiti imposti dal Ministero della Salute.
La definizione che troviamo sul D.Lgs. nº 176 dell'8 ottobre 2011 (attuazione della direttiva 2009/54/CE) dice infatti:
«Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute»
Senza queste caratteristiche, l’acqua in bottiglia non può essere venduta come acqua minerale. L’acqua delle sorgenti viene sottoposta ad una serie di esami chimici e farmacologici prima di poter essere venduta e le etichette devono riportare indicazioni specifiche come le proprietà digestive, diuretiche e così via.
L’acqua potabile che beviamo dal rubinetto proviene invece dagli acquedotti, che, a loro volta, possono attingere a fonti naturali come laghi, sorgenti sotterranei e fiumi.
In questo caso, specialmente se si tratta di acqua proveniente da fonti superficiali, l’acqua viene trattata per eliminare o ridurre le sostanze rilasciate dal terreno e solo dopo rigidi controlli viene immessa nella rete idrica delle città.
L’acqua potabile perciò subisce molti più controlli rispetto all’acqua minerale che, una volta imbottigliata, non viene più sottoposta ad alcuna analisi.
Non si corre perciò alcun rischio a bere acqua dal rubinetto, se non quello di non gradire il sapore, un fattore ovviamente personale.
Acqua potabile a Torino: i dati
Focalizzandoci nello specifico sulla città di Torino, i dati riportati dalla SMAT, cioè la Società Metropolitana Acque Torino, sono rassicuranti.
I Laboratori SMAT infatti controllano giornalmente la qualità dell’acqua a Torino e nella provincia effettuando un totale di oltre 850.000 analisi, di cui la maggior parte (circa l’80%) sulle acque potabili mentre il resto viene condotto sulle acque reflue.
La ricerca si basa sullo studio del PH del liquido e sulle concentrazioni di elementi come calcio, magnesio, ammonio, cloruri, solfati, potassio, bicarbonati, cloro residuo e nitrati che, per essere considerati sicuri, devono rientrare in determinati parametri stabiliti per legge.
Se vuoi conoscere i dati sull’acqua potabile a Torino, in una circoscrizione in particolare o in una provincia della cintura, puoi accedere al sito e visualizzare la tabella di monitoraggio.
Le informazioni sui rilevamenti e sull’acqua dei comuni infatti sono pubbliche e consultabili da chiunque online, secondo le normative statali.
Come potrai vedere tu stesso dai parametri, l’acqua della città di Torino è potabile e sicura, perciò possiamo berla direttamente dal rubinetto di casa senza alcuna preoccupazione.
E non solo! Grazie ai famosi Toret in giro per la città, è possibile bere acqua potabile anche fuori casa.

Dove bere acqua potabile a Torino
Per chi non conoscesse la storia dei toret a Torino, si tratta delle simboliche fontanelle d’acqua sparse in giro per la città. Di colore verde scuro e riportarti una piccola testa di toro, simbolo della città, si trovano sia in centro che in zone più periferiche.
Accanto al principale compito di distribuire acqua potabile di elevata qualità, l’utilizzo del sistema a flusso continuo per le fontanelle pubbliche torinesi costituisce una garanzia igienico-sanitaria per la collettività. Il ricambio continuo di acqua nelle condotte di piccolo diametro di adduzione alle fontanelle, infatti, evita fenomeni di ristagno che potrebbero determinare sedimentazioni, incrostazioni o presenza di cariche batteriche, oltre ad esaltare la freschezza e la gradevolezza dell’acqua distribuita.
A differenza delle grandi fontane ornamentali, dove l’acqua non è potabile perché a riciclo continuo, le fontanelle con la testa di toro offrono di continuo acqua potabile e gratuita agli abitanti della città ed ai suoi visitatori.
Puoi consultare la mappa con le simboliche fontanelle sul sito della SMAT
Acqua potabile in provincia di Torino
Anche nei comuni della provincia di Torino, come ad esempio Collegno, Grugliasco, Nichelino e Moncalieri, per citarne alcuni, l’acqua è controllata e potabile. Gli enti comunali invitano i cittadini a consumare l’acqua del rubinetto per evitare lo spreco di bottiglie di plastica, che sono tra le cause principali dell’inquinamento ambientale.
Nonostante la Direttiva UE sullo stop alla plastica monouso entrata in vigore, finalmente, anche in Italia dal 14 Gennaio 2022, le bottiglie di plastica rimangono ancora in una sorta di limbo. Nella direttiva infatti vengono messe al bando le plastiche monouso per posate, contenitori, bicchieri monouso e così via, mentre per le bottiglie di acqua, la strada da percorrere è ancora lunga.
È quindi compito e responsabilità di noi cittadini agire in prima linea per ridurre questa forma di inquinamento, ugualmente impattante e preoccupante per la nostra salute.
L’inchiesta di Altroconsumo infatti rivela già una triste verità, che riguarda l’acqua in bottiglia tanto quanto quella potabile proveniente dal rubinetto.
Inchiesta di Altroconsumo sull’acqua
Altroconsumo ha svolto delle analisi sullo stato qualitativo dell’acqua in oltre 35 città, tra le quali è compresa anche Torino.
L’acqua potabile, secondo l’inchiesta, è “buona” proprio come l’acqua in bottiglia.
“Per ogni campione, prelevato a una fontanella di ogni città dell'inchiesta, abbiamo fatto analizzare in un laboratorio specializzato 400 parametri, tra durezza, residuo fisso, sodio, nitrati, metalli pesanti, solventi, pesticidi, disinfettanti. E da queste analisi è risultato che l’acqua era sicura: le sostanze controllate, anche le più pericolose, sono risultate assenti oppure nel limite di legge, spesso molto al di sotto”
A parte qualche caso, come segnalato sullo stesso articolo, l’acqua potabile delle fontanelle è quindi sicura e presenta caratteristiche simili all’acqua che si trova al supermercato, con il vantaggio di essere gratuita, per tutti.
Una spiacevole notizia che emerge dallo studio invece è che le microplastiche sono, purtroppo, presenti sia nei campioni di acqua potabile delle città che nell’acqua in bottiglia.
Le microplastiche infatti sono ormai dappertutto, dal cibo che mangiamo quotidianamente all’acqua che consumiamo, a causa dell’irreparabile uso sfrenato della plastica adottato finora.
Depuratori d’acqua Torino
Come abbiamo visto, l’acqua del capoluogo piemontese e della provincia è potabile e rispetta i parametri di sicurezza stabiliti dal Ministero della Salute.
Continuare ad acquistare acqua in bottiglia comporta uno spreco di denaro notevole, nonché un grave problema per noi stessi e per l’ambiente.
Se non ti piace il gusto dell’acqua, o se vuoi essere certo della sua purezza, i depuratori d’acqua Hydra ti garantiscono un prodotto finale buono e sicuro al pari delle “migliori acque” che puoi trovare in un supermercato.
I vantaggi però, come abbiamo spiegato in questo articolo, saranno notevolmente superiori, sia dal punto di vista economico che di praticità e sostenibilità.