Nella nostra routine quotidiana siamo abituati ad aprire il rubinetto della cucina e veder sgorgare acqua fresca e pulita ogni volta che vogliamo. Ma se l’acqua è un bene “gratuito”, che cosa paghiamo di preciso in bolletta?
L’acqua è preziosa e fondamentale per tutti e per questo motivo rappresenta un bene di prima necessità che non può assolutamente mancare in casa.
Tuttavia perché l’acqua arrivi nelle abitazioni e possa essere consumata sia per uso domestico che per altri scopi, esiste un lungo percorso che deve affrontare grazie all’aiuto di diversi attori.
Quando paghiamo la bolletta dell’acqua quindi non stiamo pagando il bene in sé, quanto piuttosto tutti i processi che trasportano, depurano e ci consentono di avere acqua in qualsiasi momento proprio a casa nostra.

È proprio contribuendo ai costi di questi servizi che possiamo usufruire di questa preziosa risorsa di vita.

Vediamo nello specifico cosa paghiamo in bolletta, chi si occupa di decidere i prezzi e quali sono gli enti che operano nella città di Torino e provincia.

Prezzi bolletta acqua: chi li stabilisce

Come abbiamo accennato, l’acqua viene sottoposta a diversi processi prima di poter essere utilizzata. In questo lungo viaggio, non esiste una sola istituzione che si occupa di tutto, ma piuttosto tanti enti diversi che contribuiscono a tutto il processo.
Questi generalmente sono:

  • L’agenzia territoriale regionale, che si occupa di stabilire le tariffe e gli investimenti da fare per la costruzione di nuove strutture o la manutenzione degli impianti che esistono già.
  • Regioni, comuni ed enti locali (conosciuti come fornitori) che si occupano delle attività di gestione degli impianti idrici.
  • ARPA, cioè l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente che ha la funzione di controllare l’impatto ambientale e la qualità dell’acqua per tutelare la salute dei cittadini.

Ognuno di essi svolge quindi un’attività molto importante, in una sorta di grande macchina che funziona al fine di poter fornire acqua di qualità alle singole città e ai centri meno abitati.

Cosa paghiamo nella bolletta dell’acqua

Quando leggiamo la bolletta, troviamo tante voci diverse che spesso ci confondono e ci sembrano ingannevoli. I costi che contiene normalmente una bolletta dell’acqua sono:

  • I costi operativi, cioè per l’acquisto di materiali, del personale e per garantire ai clienti il servizio.
  • Ammortamenti, ossia il costo degli investimenti per la realizzazione delle reti idriche e degli impianti di depurazione. Di questi fanno parte anche la manutenzione delle costruzioni e delle tubature pubbliche (cioè non dei singoli edifici) che trasportano l’acqua nelle città.
  • Il canone di concessione. Si tratta di una quota che il gestore del servizio idrico paga per utilizzare gli impianti di distribuzione dell’acqua. Infatti, dato che la rete idrica è pubblica, il gestore paga una sorta di “affitto”, cioè una quota allo Stato per l’uso degli impianti.
  • Spesa per il servizio idrico. Questa spesa dipende da diversi fattori, come i consumi dei cittadini e il territorio. La zona geografica influisce notevolmente sul prezzo dell’acqua in bolletta perché non tutti i comuni hanno lo stesso accesso o le stesse necessità di consumo d’acqua. Ecco perché le bollette possono variare in modo significativo da Nord a Sud.
    Inoltre, se l’acqua già all’origine è di ottima qualità avrà bisogno di meno trattamenti di depurazione rispetto ad un’acqua proveniente da una fonte meno pura. Andando ad effettuare meno trattamenti, anche il costo della bolletta sarà inferiore.
  • Costi di trasporto. Anche in questo caso, la vicinanza alla fonte è differente di città in città e, naturalmente, si pagherà leggermente di più laddove la distanza da coprire è superiore. Tuttavia quando le reti idriche e gli impianti non sono in ottimo stato possono causare perdite d’acqua che rappresentano un vero e proprio spreco sia dal punto di vista economico che ambientale.

Infine, un altro fattore da considerare è il numero di cittadini che popolano la città: se tante persone richiedono l’utenza, il costo di distribuzione per il gestore sarà minore e di conseguenza anche la bolletta che pagherà l’utente finale avrà un costo inferiore.

Insomma, come possiamo vedere, i costi che paghiamo in bolletta sono necessari per poter avere una buona acqua in casa.

Bolletta acqua a Torino: i servizi

La città di Torino e le sue province come Moncalieri, Nichelino, Grugliasco, Collegno e molte altre ancora, godono di un’ottima posizione per la vicinanza con le risorse d’acqua disponibili sul territorio. Come abbiamo spiegato in questo articolo, l’acqua di Torino è buona e potabile grazie al lavoro eseguito dalla SMAT, cioè la Società Metropolitana Acque Torino, che si occupa della gestione della fornitura dell’acqua in tutti i comuni della provincia.

Come riportato sul sito dell’ente, la tariffa del servizio idrico che i cittadini pagano comprende quindi:

  • quota di accesso indipendente dai consumi di acqua potabile,
  • tariffa variabile proporzionale al consumo di acqua potabile misurato e suddivisa in fasce di prezzo crescenti, in adeguamento alle normative, allo scopo di controllare il consumo e disincentivare gli sprechi,
  • tariffa per il servizio fognario,
  • tariffa per la depurazione delle acque reflue.

Ecco quindi che la quota delle bollette d’acqua copre la fornitura d’acqua dalla fase iniziale fino a quella finale e cioè:

  • La fase di prelievo, quando l’acqua viene prelevata da falde acquifere che possono essere sotterranee o superficiali.
  • La procedura di sanificazione e disinfezione, che rendono l’acqua sicura e potabile.
  • La distribuzione in rete, cioè alle città e alle case.
  • Il servizio di scarico dell’acqua, cioè quello che comunemente conosciamo come fognatura che raccoglie l’acqua in impianti di trattamento.
  • Depurazione delle acque di scarico, per trattare le acque nere che finiscono poi nell’ambiente.

Tutti servizi fondamentali per la nostra società.
Ecco perché, quando diamo per scontato la presenza di acqua limpida e sana nelle nostre case, dobbiamo ricordarci dell’importanza di preservare questa preziosa risorsa.

L’importanza di non sprecare acqua

Anche se l’acqua sembra facilmente disponibile nell’ambiente attorno a noi, la verità è purtroppo ben diversa dalla nostra percezione. L’acqua non è un bene infinito e proprio in questi anni abbiamo potuto osservare quanto sia preziosa e a rischio, a causa delle attività umane.

Ogni singola goccia d’acqua sprecata rappresenta non soltanto un conto salato per la nostra bolletta, ma anche e soprattutto per l’ambiente e, di conseguenza, per il nostro benessere.

Impegnarsi a limitare lo spreco di acqua è una responsabilità che spetta a tutti quanti, a partire dall’utilizzo che ne facciamo e dalle scelte di acquisto quotidiano.

Un esempio lampante è proprio l’acquisto di acqua in bottiglia fatte di plastica e che quindi, paradossalmente, finiscono proprio per inquinare la nostra fonte di vita.

Acqua del rubinetto o acqua in bottiglia, quanto costano davvero

In Italia purtroppo sono ancora tante le persone che comprano l’acqua scegliendola sugli scaffali dei supermercati e pagandola ad un prezzo molto più alto rispetto alla stessa acqua che sgorga dal rubinetto di casa e per la quale si pagano tutti i servizi che abbiamo elencato prima. Se vuoi sapere quanto puoi risparmiare con un depuratore domestico vi consigliamo questo articolo.
Le pubblicità spesso mostrano bottiglie che contengono acque quasi “miracolose”, sicure e capaci di far dimagrire. Ma cosa c’è di vero in tutto questo? Poco a dire il vero.

Dietro la convinzione che l’acqua in bottiglia sia più sicura non esistono basi fondate, considerando che l’acqua imbottigliata viene sottoposta a controlli meno frequenti, rispetto all’acqua corrente della rete idrica.

L’acqua del rubinetto infatti viene controllata molto più spesso dagli enti e dai gestori del servizio idrico, garantendo costantemente la potabilità della risorsa.

Spesso però le persone si rifiutano di berla perché magari il sapore non risulta a tutti gradevole, si preferisce una tipologia di acqua frizzante o non si è sicuri dello stato delle tubature della casa, che possono influenzare le proprietà dell’acqua.

Al giorno d’oggi però esistono numerose soluzioni per ovviare a tali problemi, come gli erogatori d’acqua Hydra
che permettono di scegliere la tipologia d’acqua preferita (tra frizzante, naturale, temperatura ambiente e fresca) e di migliorare la qualità dell’acqua con un solo strumento.
Allora perché continuare ad acquistare casse d’acqua, produrre rifiuti di plastica e pagare di più per una risorsa che abbiamo già?