DDodici anni fa nasceva il Ristorante gourmet e caffetteria “Il Convito della Venaria”, un sogno di Lucia Basta (manager e capo sala) e Christian Contu (Chef di cucina ), compagni nel lavoro e nella vita.
Le loro strade si sono incrociate lavorando fianco a fianco nei Ristoranti stellati italiani, per approdare in seguito a Venaria Reale, fronte reggia, ottenendo menzione nella rinomata Guida Michelin. Un traguardo che rappresenta per entrambi un orgoglio pazzesco e una bella responsabilità da portare con onore.
La cucina che si può assaporare in questo locale è fatta dei sapori e dei colori delle Valli di Lanzo, terra natia della madre di Christian Contu e quelli della Sardegna, isola da cui proviene il padre. Negli ultimi dieci anni la ricerca culinaria si è indirizzata anche verso il Gargano, terra di pastorizia, agricoltura e pesca, in cui è nata Lucia.
Inoltre, con il passare degli anni il loro sogno si è nutrito di altri progetti annessi.
Il Convito è diventato anche B&B ed una bottega di prodotti tipici in cui si vendono i preziosi biscotti di polenta dolce SoliRè, creazione unica della loro cucina.
Per conoscerli meglio, poniamo direttamente qualche domanda allo chef:
1- Perché avete scelto Hydra e quali sono i vantaggi nell’avere acqua a km 0?
Conosciamo Hydra da tanti anni e ci siamo affidati a loro per un’esigenza prettamente di magazzino, perché avere acqua spillata e controllata ti evita l’ingombro dello stoccaggio da dover gestire continuativamente. Una bellissima scoperta, per come lavora Hydra, per il grande risparmio in ore di lavoro e in acquisto di bottiglie, ma soprattutto per il vantaggio di avere un’acqua sempre fresca, controllata, gasata al punto che vogliamo noi. Ormai è da 8 anni che abbiamo un erogatore Hydra nel nostro locale.
Cosa ne pensano i clienti del locale?
Tantissimi ormai sono più che abituati.
Forse all’inizio abbiamo incontrato qualche frizione, con richieste al tavolo di bottiglie d’acqua in bottiglia, perché purtroppo per cultura italiana, il nostro paese è abituato ad acquistare confezioni d’acqua non rendendosi conto che è più controllata l’acqua che scorre dai rubinetti. Inoltre noi abbiamo un grande valore aggiunto perché l’acqua proviene dalle Valli di Lanzo, esattamente dal Pian della Mussa, ed è buonissima.
Scegliendo di bere acqua a km zero, facciamo del bene a noi stessi e all’ambiente.
Come è stata la ripresa dopo il lockdown, avete pensato a nuove strategie?
Il periodo del lockdown è andato BENISSIMO!... No, non è vero (ride).
Io personalmente l’ho vissuto come un salto indietro, come un tornare a 12 anni fa. I ristoranti sono delle aziende, spesso più complicate di tante altre e la notizia per cui dovevamo restare completamente fermi, con un mare di incertezza davanti, ci ha davvero spiazzati. Fortunatamente abbiamo messo in campo strategia che hanno funzionato, come il lancio del nostro “Apericena in cassetta”.
Una bella iniziativa che poi abbiamo continuato a proporre e che è stata molto apprezzata da clienti fidelizzati e da quelli nuovi.
Anche quando abbiamo riaperto abbiamo ricevuto una nuova accoglienza calorosa, andata oltre le nostre aspettative, ma comunque il periodo è stato faticoso, perché ci siamo ritrovati a mettere in discussione tutto, assetti organizzativi ed equilibri, lavorando moltissimo per mantenere sempre i nostri standard qualitativi anche in una situazione come questa. I feedback che abbiamo avuto ci dicono che siamo riusciti in questo proposito.
Progetti per il futuro?
Il 2020 per noi doveva essere un anno di rivoluzioni migliorative: Avevamo intenzione di fare grandi cambiamenti strutturali cambiando gli arredi, rendendo la caffetteria più autonoma, modificando l’ingresso del ristorante, estendendo la cucina.
Per adesso abbiamo ultimato solo alcune modifiche, ma abbiamo ancora questi piani in mente e vogliamo proseguire con i nostri sogni, una volta che questa situazione migliorerà. Il bisogno di rinnovamento, di cambiare l’aspetto e la funzionalità di un posto di lavoro è percepito meno dai clienti rispetto a chi ci lavora dentro, ma è altrettanto importante. Ti dà una carica in più e ancora più motivazione per dare il massimo.
Un altro progetto che è ancora in incubazione, sempre a causa dell’emergenza sanitaria, è l’arrivo di un nuovo street food timbrato “Contu Christian, by Convito”, ma su questo non vogliamo ancora raccontarvi troppo per adesso…
Che piatto ci presentate oggi?
Voglio aiutarvi a preparare una ricetta “Baccalà Morro con indivia belga ed olive taggiasche, gocce di carote, pomodoro acidulo e crema di cavolo romanesco”.
Un piatto che può essere interpretato come un antipasto, dato che è composto da diverse parti acide come il pomodoro, l’aceto e l’oliva taggiasca, oppure come secondo. Una ricetta dai sapori stagionali e abbastanza semplice da preparare senza troppi passaggi.
Buona visione e buona preparazione con lo Chef Christian Contu!
Buon appetito