Novembre 10, 2020

S

iamo entrati nel ristorante pizzeria “Il Pacchero”, ad una settimana dalla sua apertura ad ottobre 2020, circa un anno fa. Si sentiva ancora l’odore di nuovo e di lavori appena conclusi, con un design di interni curatissimo,
dai colori contrastanti e il personale carichissimo per questa nuova avventura. 


In quest’intervista parliamo con Alessandro Grilli, 34 anni, proprietario non solo di questo nuovo ristorante in corso Moncalieri a Torino, bensì anche dei locali, sempre con lo stesso brand, di Giaveno e di Rivoli, aperti nel 2013 e nel 2016.
Un bel percorso nella ristorazione, portato avanti con tanto impegno e riscontrando molti successi e che l’hanno spinto ad aprire anche a Torino.
La cucina dei tre locali segue una linea comune proponendo come specialità, piatti di pesce e pasta fresca proveniente dalla tradizione partenopea, ma con qualche particolarità tra loro.
A Giaveno è stato aperto un grande laboratorio con produzione della pasta, dei dolci, dei gelati, da cui partono tutte le lavorazioni per arrivare negli altri locali. In questo locale e in quello di Torino si può gustare anche un’ottima pizza napoletana cotta nel forno a legna, mentre quello con sede a Rivoli ha come chicca i piatti di cruditè di mare.

Andiamo a conoscere Alessandro e la sua attività:

1- Perché avete scelto Hydra e quali sono i vantaggi nell’avere acqua a km 0?

Per adesso abbiamo installato Hydra solo in questo locale qui.

L’ho conosciuta in altri locali e mi è piaciuto il design delle bottiglie. Come puoi immaginare, da ristoratore quando vado a mangiare fuori passo il tempo a guardarmi intorno.
Facendo numeri abbastanza importanti di coperti, lo stoccaggio, lo spazio tra vuoti e pieni e difficilissimo da gestire, quindi Hydra ci dà una grossa mano. Il prodotto è ottimo, non c’è nessuna differenza con l’acqua in bottiglia, anzi! L’acqua in bottiglia rimane ferma lì, non possiamo sapere per quanto tempo, mentre con un erogatore d’acqua microfiltrata, l’acqua è sempre “fresca”.

Cosa ne pensano i clienti dell’acqua a km zero?

Non ho mai ricevuto un cliente che mi chiedesse l’acqua in bottiglia, quindi direi che il riscontro è più che positivo.

Avete intrapreso altre iniziative a favore dell’ambiente?

Sì, noi siamo partiti ristrutturando completamente questo locale, progettandolo rendendolo il più ecosostenibile possibile. Abbiamo quindi provveduto a progettare un tipo di riscaldamento che inquinasse meno, mettendo pompe di calore elettriche, coibentato termicamente ecc.
Sono una persona e un imprenditore che crede molto in questi valori e credo che possiamo fare molto, sia singolarmente nel nostro privato e sia come gestori dei locali.

Come è stata la ripresa dopo il lockdown, avete pensato a nuove strategie?

È un momento non facile, diciamo che aspettiamo tempi migliori.
Abbiamo attivato l’asporto e il delivery perché per noi è impossibile restare fermi, però chiaramente il periodo ci penalizza moltissimo.
Noi puntiamo sul lavorare bene, sull’offrire il prodotto migliore, ma questo è quello che facciamo già normalmente. La cosa difficile in questo momento inedito di lockdown è che devi combattere contro la paura.
Certe strategie, come le promozioni, non funzionano perché se la gente ha paura di uscire, non li convinci facendogli sconti.

Progetti per il futuro?

Siamo già nel futuro!
Dobbiamo solo aspettare che passi questo presente terribile e andare avanti con entusiasmo, come abbiamo sempre fatto.

 Che piatto ci presentate oggi?

Il Re Pacchero

Il locale ci consiglia e ci guida nella preparazione de “Il Re Pacchero”, il primo di mare più amato in assoluto del loro menù, con un gusto deciso ma allo stesso tempo delicato.
Consigliano di scegliere con cura gli ingredienti, in particolare del tipo di pasta, meglio con una grana più ruvida e porosa come quella trafilata al bronzo per trattenere meglio il sugo e ovviamente un astice fresco.

Ricetta Re Pacchero

Ingredienti (per una porzione):

  • 80-100 grammi di paccheri freschi trafilati al bronzo 
  • Metà astice
  • Aglio
  • Olio
  • Vino bianco
  • Prezzemolo
  • Basilico
  • Pomodorini

Procedimento

Prendere una pentola e mettere a bollire l’acqua per la pasta.

Mettere in un tegame un po’ di olio e far appassire l’aglio, preparando il fondo.
Aggiungi metà astice a rosolare, fallo saltare per qualche istante, sfumandola con il vino bianco.

 

Preparare nel frattempo la bisque di astice.

Aggiungere al tegame il fumetto di pesce e metà mestolo di salsa di pomodorini.
L’astice sarà cotto quando raggiungerà un bel colore arancio.

Aspettare qualche minuto in modo da far restringere il sugo e nel frattempo fate cuocere la pasta in pentola.

Scolare i paccheri e aggiungerli al tegame con il sugo. Aggiungere prezzemolo e basilico fresco e saltare la pasta.

Impiattate e Buon appetito!

Ristorante Il Pacchero - Torino

Corso Moncalieri, 502 Torino