L’installazione degli impianti d'erogazione dell’acqua rappresenta una scelta strategica per molte aziende, sia per ridurre i costi legati al consumo di acqua in bottiglia, sia per promuovere una politica aziendale sostenibile. Ma questi investimenti possono beneficiare di agevolazioni fiscali? Scopriamo insieme normative, requisiti e opportunità.
Normative vigenti in materia di deducibilità
In Italia, la deducibilità dei costi legati agli erogatori d’acqua aziendali è regolata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), in particolare dall’Articolo 102, che disciplina l'ammortamento dei beni materiali strumentali. Questi dispositivi possono essere inclusi tra i beni strumentali necessari all’attività dell’azienda e, pertanto, i costi sostenuti per il loro acquisto e manutenzione possono essere dedotti come spese d’esercizio.
Un ulteriore incentivo è rappresentato dal Credito d’Imposta per il Miglioramento della Qualità dell’Acqua, introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178/2020, art. 1, commi 1087-1089). Questo credito è stato pensato per favorire l’adozione di soluzioni che riducono il consumo di plastica e promuovono la tutela dell’ambiente.
Requisiti per accedere alle agevolazioni
Per beneficiare delle detrazioni fiscali o del credito d’imposta relativi all'installazione di impianti di depurazione dell'acqua, le aziende devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Impianto conforme alle normative
Gli impianti devono rispettare gli standard stabiliti dalla Direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
In Italia, tale direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano. - Documentazione adeguata
È fondamentale conservare tutta la documentazione relativa all'acquisto e all'installazione dell'impianto, comprese fatture, relazioni tecniche e dichiarazioni di conformità.
Questa documentazione sarà necessaria per eventuali controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate. - Destinazione d’uso
Gli impianti devono essere destinati esclusivamente all’uso aziendale o all’attività lavorativa dell'impresa.
L'utilizzo personale o non correlato all'attività potrebbe compromettere l'accesso alle agevolazioni fiscali. - Comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Per usufruire del credito d’imposta, è necessario inviare una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
Il modello di comunicazione e le relative istruzioni sono disponibili sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate. - Percentuale di fruibilità del credito
L'ammontare massimo del bonus fruibile è pari al credito d’imposta indicato nella comunicazione, moltiplicato per la percentuale fissata annualmente con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, entro il 31 marzo di ciascun anno, in riferimento alle spese sostenute nell’anno precedente.
È consigliabile consultare un professionista fiscale per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti necessari e per ottenere il massimo beneficio dalle agevolazioni disponibili.

Come contabilizzare gli erogatori d’acqua
Dal punto di vista contabile, gli erogatori d’acqua rientrano generalmente nella categoria dei beni strumentali perché sono beni materiali durevoli utilizzati dall’azienda per l’esercizio dell’attività. Ecco un approfondimento sulle implicazioni contabili e fiscali relative al loro trattamento:
Ammortamento
L’ammortamento rappresenta la ripartizione del costo di un bene strumentale lungo la sua vita utile, in quote annuali. Nel caso degli erogatori d’acqua:
- Determinazione della quota di ammortamento: le aliquote di ammortamento applicabili sono stabilite nelle tabelle ministeriali previste dal Decreto Ministeriale 31 dicembre 1988. Per i macchinari e gli impianti, l'aliquota media applicabile è generalmente del 10% annuo, ma è sempre consigliabile verificare la categoria specifica nella quale rientra l'erogatore.
- Primo esercizio: nel primo anno, il bene può essere ammortizzato solo in misura proporzionale ai mesi di utilizzo a partire dall’entrata in funzione. Ad esempio, un bene entrato in funzione il 1° luglio sarà ammortizzabile per 6/12 della quota annuale.
- Rilevazione contabile: L'ammortamento viene registrato in contabilità per rappresentare il costo annuale legato all'usura di un bene, come un impianto di depurazione, distribuendo questo costo lungo la vita utile del bene stesso. Quando si registra l'ammortamento, si inserisce il relativo importo tra i costi aziendali, riducendo così il reddito imponibile dell'anno. Allo stesso tempo, questo importo viene accumulato in un fondo chiamato fondo ammortamento, che tiene traccia di quanto valore del bene è stato consumato nel tempo.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Le spese di manutenzione si dividono in due categorie principali:
- Manutenzione ordinaria: comprende interventi periodici per mantenere l’impianto in buone condizioni operative, come la pulizia, il controllo dei filtri o la sostituzione di parti consumabili. Queste spese possono essere dedotte interamente nell’anno in cui sono sostenute, essendo considerate costi di esercizio.
- Manutenzione straordinaria: si riferisce a interventi di rilevante entità che aumentano la vita utile del bene o ne migliorano le prestazioni (es. sostituzione di componenti principali o potenziamento dell’impianto). Queste spese devono essere capitalizzate, cioè aggiunte al valore residuo del bene, e ammortizzate nel tempo. La quota di ammortamento sarà calcolata sul nuovo valore del bene, considerando la vita utile residua.
Benefici fiscali
- Deducibilità delle quote di ammortamento: le quote di ammortamento annuo sono interamente deducibili dal reddito d’impresa, riducendo la base imponibile.
- Agevolazioni fiscali aggiuntive: per beni strumentali innovativi o sostenibili, come gli erogatori d’acqua, possono essere disponibili ulteriori incentivi, come crediti d’imposta o maggiorazioni delle aliquote di ammortamento previste da normative straordinarie.
Benefici per le aziende
L’adozione di un impianto di depurazione dell’acqua comporta benefici concreti sia dal punto di vista economico sia in termini di immagine e opportunità di finanziamento. Ecco un approfondimento su ciascuno dei punti citati:
Riduzione dei costi
L'installazione di un sistema di depurazione consente di eliminare o ridurre drasticamente l'acquisto di acqua in bottiglia per uso aziendale. Questo comporta un risparmio immediato sui costi ricorrenti, che possono essere particolarmente elevati nelle realtà con molti dipendenti o con un elevato consumo giornaliero di acqua. Ad esempio, un’azienda che spende 1.000 euro al mese per l'acqua in bottiglia può ammortizzare il costo di un erogatore in pochi anni. Si riducono, inoltre, i costi logistici legati alla gestione e allo smaltimento dei contenitori in plastica.
Immagine aziendale
Investire in soluzioni sostenibili come un impianto di depurazione migliora l'immagine dell'azienda, sia internamente sia esternamente. I dipendenti percepiscono l’impegno verso la sostenibilità come un valore positivo, che può contribuire a migliorare il loro benessere e la loro fidelizzazione. Per i clienti e i partner, un’azienda che adotta pratiche ecologiche dimostra attenzione per l’ambiente, un elemento sempre più importante nel mercato contemporaneo. La sostenibilità non è solo una responsabilità morale, ma anche un fattore che differenzia positivamente l'azienda nel panorama competitivo.
Accesso a bandi e finanziamenti
In molte regioni italiane, enti locali e regionali promuovono l’adozione di soluzioni sostenibili attraverso bandi e incentivi finanziari. Questi contributi possono essere erogati sottoforma di finanziamenti a fondo perduto o di agevolazioni fiscali, coprendo in parte o totalmente i costi di installazione dei sistemi di depurazione dell'acqua. Ad esempio, alcuni bandi legati alla transizione ecologica e all’economia circolare includono specifiche linee di finanziamento per progetti che riducono l’uso della plastica o migliorano l'efficienza idrica. Le aziende interessate devono monitorare le opportunità locali e rispettare i requisiti richiesti, come la presentazione di un progetto dettagliato o l'installazione di impianti certificati. Questo tipo di incentivo rappresenta una doppia opportunità: ridurre i costi iniziali dell’investimento e accrescere l’impatto positivo dell’iniziativa.
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