Dusty Jazz, associazione torinese dedicata alla promozione dei balli swing e del jazz delle origini, ha scelto di abbracciare uno stile di vita sostenibile, diventando un punto di riferimento non solo per la danza, ma anche per il rispetto dell’ambiente. Nella loro nuova sede, i ballerini possono idratarsi grazie a un erogatore Hydra, contribuendo così a ridurre l’uso della plastica monouso.

Abbiamo intervistato Stefano e Giulia, fondatori dell’associazione, per scoprire di più sulla loro storia e sul loro impegno ecologico.

Raccontateci qualcosa del vostro progetto

Siamo Stefano e Giulia, i fondatori di Dusty Jazz, un’associazione che da oltre dieci anni si dedica alla promozione della cultura musicale e dei balli sociali degli anni ’30 e ’40, come il lindy hop e il soul jazz. La nostra passione per il jazz delle origini e per l’atmosfera dell’epoca ci ha spinti a creare una comunità che non fosse solo un luogo dove imparare a ballare, ma anche un punto di riferimento per socializzare e condividere valori.

Il nostro obiettivo non è solo insegnare passi di danza, ma ricreare lo spirito inclusivo che caratterizzava le sale da ballo di quegli anni. Durante il periodo dello swing, la musica jazz riusciva a unire persone di diversa estrazione sociale e cultura, abbattendo le barriere. Vogliamo portare quello stesso spirito anche nel nostro contesto moderno, creando uno spazio aperto e accogliente per tutti.

Come è nata l’idea di installare un erogatore Hydra?

Quando ci siamo trasferiti nella nuova sede, ci siamo subito resi conto di quanta plastica veniva utilizzata. Durante le lezioni, le borracce si svuotavano rapidamente e molte persone compravano bottigliette d’acqua in plastica, aumentando i rifiuti. Questo non era in linea con i nostri valori. Volevamo trovare una soluzione per ridurre lo spreco e promuovere un mondo più sostenibile, e così è nata l’idea di dotarci di un erogatore d’acqua filtrata.

Grazie ad una nostra socia, Chiara, che ha partecipato a una riunione del direttivo, abbiamo poi conosciuto Hydra. Quando abbiamo parlato della nostra volontà di diventare plastic free, lei ci ha raccontato della sua esperienza positiva. Da lì abbiamo preso contatto con loro, e in poco tempo abbiamo ricevuto la visita di Nino, che ci ha proposto l’erogatore più adatto alle nostre esigenze. Ci ha colpito prima di tutto la professionalità e la disponibilità. Sono venuti a fare un sopralluogo, ci hanno spiegato ogni dettaglio e ci hanno offerto una soluzione semplice e pratica. Inoltre, l’idea di noleggiare l’erogatore è stata perfetta per noi: ci consente di avere un servizio sempre funzionante senza preoccuparci della manutenzione.

Cosa ne pensano i vostri associati del nuovo erogatore?

Sono entusiasti! Molti condividono la nostra visione ecologica e sono contenti di poter contribuire a ridurre l’uso della plastica. Avere acqua fresca e di qualità a disposizione durante le lezioni o gli eventi è un servizio molto apprezzato. Inoltre, è un segnale chiaro del nostro impegno per l’ambiente, che rafforza il senso di appartenenza alla comunità.

Ci sono altre iniziative ecologiche che avete avviato?

Sì, da quando abbiamo la nostra sede, abbiamo organizzato eventi come il baratto di abbigliamento vintage, che promuovono uno stile di vita più sostenibile. Inoltre, stiamo creando uno spazio dove gli associati potranno lasciare le loro borracce o tazze personalizzate per utilizzarle senza doverle portare avanti e indietro. Anche durante le serate di ballo mettiamo a disposizione caraffe d’acqua gratuite, per evitare l’acquisto di bottigliette in plastica.

Consigliereste Hydra ad altre associazioni o scuole di danza?

Assolutamente sì! Il servizio è pratico, conveniente e in linea con i valori di sostenibilità. Grazie al noleggio, non dobbiamo preoccuparci di nulla: Hydra si occupa di tutto, dalla manutenzione all’assistenza. È una scelta perfetta per chi vuole fare un passo verso un mondo più green.

ASD Dusty Jazz – Torino

Torino