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Torino, tra eleganza e spirito conviviale, c’è un luogo che racconta una storia fatta di trasformazioni, passione e cura per i dettagli. Buosi Enoteca Contemporanea e Ristorante è il risultato di una storia familiare cominciata nel 1975, cresciuta con il tempo e trasformata in uno spazio dove il vino, la convivialità e l’accoglienza sono protagonisti. Un’evoluzione costante, guidata dalla passione e da un’attenzione speciale verso il cliente.

Abbiamo incontrato Alessandro Buosi per farci raccontare l’anima di questo posto e perché oggi ha scelto Hydra come soluzione per l’erogazione dell’acqua.



Ciao Alessandro, raccontaci dove ci troviamo e com’è nato il vostro locale.

Benvenuta! Ci troviamo da Buosi Enoteca Contemporanea, un progetto che affonda le radici nella nostra attività familiare, avviata nel 1975. All’inizio eravamo argentieri, poi – con la crisi dell’argento del 1978 – i miei genitori hanno iniziato a esplorare nuovi settori: orologeria, gioielleria, coppe e trofei.
È stato un passaggio naturale, sempre con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei clienti.


Con il tempo siamo diventati un punto di riferimento anche per le liste nozze, e proprio lì è iniziato il collegamento con il mondo del vino. Per spiegare l’uso di certi calici, cominciai ad affiancarli a bottiglie vere, da degustare. Il vino è sempre stato una mia passione, introdurlo come proposta è stato facile.

Abbiamo iniziato a esporre qualche etichetta, poi – grazie anche alla curiosità dei clienti – il vino ha preso sempre più spazio, fino a sostituire le bomboniere. È nata così l’enoteca, che nel 2024 abbiamo rinnovato completamente, inserendo una cucina a vista e trasformandola in uno spazio dove convivono vino, cucina e convivialità.

Quale frase hai scelto per rappresentare il vostro locale e perché?

“L’unico modo per essere realmente soddisfatti è fare un buon lavoro, e l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che si fa.” È una frase di Steve Jobs. L’ho trovata molto vicina a quello che facciamo.

Lavorare bene, con passione e autenticità, è ciò che ci guida ogni giorno. Non cerchiamo di essere qualcun altro, non indossiamo maschere. Anche il vino è questo: è trasparente, immediato, non mente.
È un modo per essere sé stessi.

Mi rappresenta molto. In questo mestiere non puoi fingere: devi metterci te stesso. Credo che anche i clienti lo percepiscano. Non si tratta solo di servire un buon piatto o un vino corretto, ma di costruire un’esperienza che lasci qualcosa.

Perché avete scelto l'erogatore d'acqua di Hydra?

Abbiamo scelto Hydra perché cercavamo una soluzione più sostenibile e coerente con la nostra filosofia. Mi piaceva l’idea di avere un impatto ambientale minore, meno trasporti su gomma, riutilizzare l’acqua, che è un elemento fondamentale.
La scelta è stata fatta sia per un’attenzione ecologica, sia perché offre una proposta interessante anche a livello di prezzo per il cliente finale.

Come avete scoperto Hydra?

L’abbiamo conosciuta tramite altri locali che già utilizzavano Hydra. Poi abbiamo fatto un incontro esplorativo, e lì l’aspetto umano è stato decisivo. È stato un incontro che mi ha lasciato buone sensazioni, e mi ha portato a scegliere Hydra. Non è stata una scelta legata solo al prezzo o alla proposta commerciale, ma a una sensazione di fiducia. Credo che il lato umano faccia la differenza.

In che modo pensi che il settore della ristorazione possa contribuire alla protezione dell’ambiente, nei prossimi anni?

È una domanda difficile. Credo che dobbiamo partire da piccoli gesti concreti: rispettare la stagionalità, valorizzare il territorio, evitare sprechi.
Il chilometro zero non deve essere solo uno slogan.

Per esempio, nel nostro menù il 96% dei vini è piemontese. Usiamo solo carne di razza piemontese, pasta fresca torinese e non usiamo prodotti congelati. Sono tutte scelte che raccontano un’attenzione quotidiana. Anche per il tovagliato abbiamo fatto una scelta sostenibile: niente cotone da lavare, ma un prodotto monouso in cotone riciclato ed ecosostenibile. E lo stesso vale per l’acqua: se posso evitare bottiglie e plastica, perché non farlo?

Se il vostro locale fosse un piatto, quale sarebbe?

Sarebbe il nostro Crudo Sabaudo. Un piatto semplice, diretto, ma ricco di gusto. È composto da una battuta al coltello e salsiccia di Bra, servite in quattro preparazioni differenti.

È nato durante una passeggiata verso Porta Palazzo: vedevo ovunque sushi, sashimi, fusion, e mi sono chiesto perché non valorizzare le nostre eccellenze? Così è nato questo piatto, che oggi rappresenta molto il nostro modo di lavorare.

Lo serviamo con un vino bianco del Monferrato, un Arneis prodotto in una zona diversa dal solito Roero, proprio per sottolineare il nostro desiderio di scoprire e far conoscere piccole realtà del territorio.
Cerchiamo di esaltare la qualità restando semplici. Quando torni a casa, voglio che tu senta ancora il sapore in bocca. E voglio che il giorno dopo ti alzi leggero, e dica: “Devo tornare lì”.

Un locale che parla di autenticità, territorio e sostenibilità

Buosi Enoteca Contemporanea è un luogo dove il vino si racconta con passione, e ogni scelta è guidata dal rispetto per il cliente e per l’ambiente. Con Hydra, hanno trovato una soluzione che unisce sostenibilità, praticità e attenzione al servizio. Perché ogni gesto, anche il più semplice, può fare la differenza.

Se siete a Torino e cercate un’esperienza autentica, tra un buon bicchiere e un piatto che sa di casa, Buosi Enoteca Contemporanea è il posto giusto.

Buosi Enoteca Contemporanea – Torino

Ristorante