T​ra le colline di Pino Torinese, dove la città lascia spazio al silenzio e ai sentieri immersi nel verde, c’è un luogo che ha ritrovato nuova vita.

Si chiama Il Cocca, e oggi è il simbolo di una rinascita fatta di semplicità, passione e attenzione ai dettagli.

Un ristorante-bar che profuma di casa, dove ogni piatto racconta una storia e ogni bicchiere d’acqua custodisce una scelta consapevole: quella di servire acqua microfiltrata Hydra, pura e sempre perfetta.

Tra le colline di Pino, la freschezza di Hydra e l’anima del Cocca

 

Dietro questa nuova avventura ci sono Veronica e Pietro, coppia nella vita e nel lavoro, insieme al socio Paolo.

Dopo anni di esperienza nella ristorazione, hanno deciso di riportare alla luce un locale storico di Pino, scegliendo di dargli un nome nuovo, un’identità nuova — ma lo stesso spirito accogliente di un tempo.

«Quando abbiamo visto questo posto ad aprile — racconta Veronica — ce ne siamo innamorati. Era immerso nel verde, con un’energia positiva e un potenziale enorme. Così abbiamo deciso di riaprirlo, per l’estate, e farlo tornare a vivere.»

Oggi Il Cocca è tornato a essere un punto di ritrovo per chi cerca autenticità: un pranzo dopo lo sport, un aperitivo tra amici, una cena rilassata con vista sulle colline torinesi.

La semplicità che diventa stile

Fin dal primo giorno, l’obiettivo di Veronica e Pietro è stato chiaro: offrire una cucina che emoziona nella sua semplicità.

«Preferiamo piatti immediati, riconoscibili, ma curati in ogni dettaglio — spiega Pietro —. Crediamo che una pasta al pomodoro fatta bene possa dire molto di più di una ricetta complicata.»

L’anima del Cocca è quella di una trattoria contemporanea, dove contano la sostanza e la qualità.

Ogni piatto nasce da ingredienti scelti con attenzione, provenienti da produttori locali e fornitori a chilometro zero.

Dai formaggi ai salumi, dalle farine alle verdure di stagione, tutto è pensato per sostenere il territorio e portare in tavola sapori autentici, senza eccessi.

È questa filosofia che trasforma un pranzo semplice in un’esperienza di verità: il gusto genuino di ciò che è fatto bene.

L’acqua come scelta consapevole

Quando Veronica e Pietro hanno pensato a come impostare il loro locale, non si sono concentrati solo sul cibo.

Anche l’acqua, elemento spesso dato per scontato, doveva rispecchiare la loro visione: qualità, coerenza e rispetto per l’ambiente.

Così è arrivata la scelta di installare un impianto professionale Hydra per acqua microfiltrata, una soluzione ideale per ristoranti e bar che vogliono offrire acqua di alta qualità, liscia o frizzante, sempre alla giusta temperatura e senza ricorrere alla plastica.

«Con Hydra abbiamo trovato la serenità — spiega Veronica —. Sappiamo che ogni bicchiere d’acqua che serviamo è buono, sicuro e costante nel tempo. E in più, non dobbiamo preoccuparci di stoccaggio o rifiuti. È un grande vantaggio pratico ed ecologico.»

Efficienza e tecnologia in un solo gesto

Il sistema Hydra si distingue per la sua tecnologia di microfiltrazione professionale, che rimuove impurità, odori e sostanze indesiderate, garantendo un’acqua pulita e piacevole al palato.

Per chi lavora nella ristorazione, significa meno pensieri e più efficienza: niente casse d’acqua da sollevare o conservare, nessun rischio di finire le scorte nei momenti di punta.

Nel locale sono presenti bottiglie serigrafate riutilizzabili, personalizzate con il logo del Cocca. Un dettaglio elegante che racconta la filosofia del posto: cura, estetica e rispetto per l’ambiente, tutto nello stesso gesto.

«Abbiamo ridotto gli sprechi e migliorato il servizio — aggiunge Pietro —. Ora l’acqua arriva direttamente dal nostro impianto Hydra: microfiltrata, buona e sempre disponibile.»

Oltre al risparmio di spazio e tempo, Hydra offre una costanza di qualità che è fondamentale in un locale dove il servizio deve essere impeccabile, anche nei momenti di massimo afflusso.

La macchina, inoltre, dispone di sistemi di dosaggio automatico che velocizzano il lavoro e riducono al minimo gli errori, ottimizzando le operazioni di sala.

Un locale che profuma di casa

Ogni mese cambiamo il menù per offrire sempre nuove esperienze e seguire la stagionalità. Oltre il 70% delle nostre proposte è plant-based, con molte opzioni per vegani e vegetariani. Offriamo menù pensati per uffici e studenti, oltre a proposte per il brunch che possono essere gustate in qualsiasi momento della giornata.

Tra le nostre idee più apprezzate ci sono la colazione dello sportivo, perfetta per chi cerca energia e leggerezza, la colazione floreale, che consegniamo a domicilio con un mazzo di fiori per un buongiorno speciale, e la colazione post hangover, pensata per chi la domenica vuole rigenerarsi dopo una serata di festa. Abbiamo anche un’ampia selezione di estratti freschi di frutta e verdura, ideali per fare il pieno di vitamine e iniziare bene la giornata.

La nostra proposta è variegata e vuole essere scoperta: solo provandola si può capire davvero di cosa si tratta.

Se Il cocca fosse un piatto, sarebbe l'Amatriciana

 

Ci sono piatti che sanno essere sinceri, che non cercano di stupire ma di farsi ricordare.
L’Amatriciana del Cocca è proprio così: un classico italiano interpretato con la semplicità e la cura che caratterizzano la cucina di Veronica e Pietro.
Un piatto che profuma di casa, fatto con ingredienti veri, dove ogni passaggio ha un senso e nessun gesto è superfluo.

Ingredienti (per 4 persone)

  • 350 g di pasta (spaghetti o mezze maniche)
  • 150 g di guanciale tagliato a listarelle
  • 400 g di pomodori pelati (oppure pomodori ramati freschi in stagione)
  • ½ cipolla bionda tritata finemente
  • Olio extravergine di oliva (un filo, non troppo)
  • Sale q.b.
  • Pecorino romano grattugiato (per condire)
  • Chips di pecorino e guanciale croccante per la finitura

Preparazione

1. La base del sugo

In una padella capiente, fai “sudare” il guanciale a fuoco dolce con un filo d’olio extravergine.

L’obiettivo non è friggerlo, ma farlo rilasciare lentamente il suo grasso, che diventerà la base del sapore.

Quando inizia a dorarsi, aggiungi la cipolla tritata e lasciala appassire insieme, fino a renderla trasparente.

2. Il pomodoro

Se è estate, al Cocca usano pomodori ramati freschi, spellati e tritati a mano.

Fuori stagione, si passa ai pomodori pelati, schiacciati grossolanamente a mano, per mantenere una texture rustica e naturale.

Versa il pomodoro nella padella con il guanciale e la cipolla, aggiungi un pizzico di sale e lascia cuocere a fuoco basso per 15–20 minuti, mescolando di tanto in tanto.

3. La pasta “risottata”

Cuoci la pasta in abbondante acqua salata, ma scolala 4 minuti prima del tempo indicato.

Trasferiscila direttamente nella padella con il sugo e completa la cottura “risottandola”: unisci un mestolo di acqua di cottura per volta e lasciala assorbire lentamente.

Questo passaggio lega il sugo alla pasta e crea quella cremosità naturale che non ha bisogno di panna o artifici.

4. Le finiture

Mentre la pasta si amalgama, prepara le chips di pecorino:

Stendi il pecorino grattugiato su carta forno in piccoli dischi.

Passali in forno (o sotto la salamandra) per pochi minuti, fino a che diventano dorati e croccanti.

In un’altra padella, fai croccare alcune listarelle di guanciale: diventeranno la guarnizione perfetta.

5. L’impiattamento

Distribuisci la pasta nei piatti, con il suo sugo rosso lucido e profumato.

Completa con una spolverata di pecorino grattugiato, le chips di pecorino e il guanciale croccante.

Un piatto semplice, equilibrato, dove il segreto è tutto nel ritmo dei gesti e nella qualità degli ingredienti.

Il Cocca Bar Ristorante – Pino Torinese

Ristorante