In Via Nizza 331, a Torino, c’è un luogo capace di trasportarti altrove. La Parisienne Cafè & Petit Cuisine è molto più di un bistrot: è un piccolo universo dove gastronomia, benessere e valori sostenibili convivono in armonia. Nato dal desiderio di creare non solo un locale, ma un punto di riferimento per chi cerca qualità e consapevolezza, La Parisienne è oggi una realtà che unisce cucina plant-based, attenzione all’ambiente e iniziative sociali, diventando un simbolo di un nuovo modo di vivere la ristorazione.
Abbiamo incontrato Simona, amministratrice e una delle socie fondatrici, per farci raccontare la filosofia del locale, l’idea dietro alla proposta gastronomica e la scelta di adottare l’acqua Hydra.
Ciao Simona! Dove ci troviamo e cosa rende speciale La Parisienne Cafè & Petit Cuisine?
Siamo in un angolo di Parigi a Torino. La nostra idea è quella di creare un’icona, non solo un ristorante o una caffetteria. Vogliamo che La Parisienne sia un punto di riferimento fondato su valori condivisi, che per noi sono la vera chiave del progetto. Questi valori li trasmettiamo attraverso la ristorazione, ma anche con altre attività, perché ciò che conta è diffonderli e farli vivere ogni giorno.
Il valore principale è il benessere psicofisico, inteso come nutrirsi bene, rispettare l’ambiente, avere cura delle persone e concedersi anche un po’ di sano divertimento. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza di benessere a 360 gradi. Lo facciamo con piatti sani, gustosi ed equilibrati, proposti a prezzi accessibili, e con pratiche attente al riciclo e al riuso delle materie prime. Quando ad esempio le brioches non vengono vendute, le doniamo ai più bisognosi. Questo è solo uno dei tanti progetti che portiamo avanti per promuovere la sostenibilità sociale e ambientale.
Il nostro approccio è quello di creare una comunità. Non cerchiamo semplici clienti, ma veri e propri fan che condividano i nostri valori e il nostro modo di intendere la ristorazione.

Qual è il tuo percorso e come sei arrivata a questo progetto?

Vengo dal mondo della consulenza aziendale e da oltre vent’anni mi occupo di far crescere startup e imprese. Non provengo dal settore della ristorazione e forse proprio per questo ho uno sguardo diverso sul progetto. Per me La Parisienne non è solo un locale, ma un concept più ampio, un modo per trasmettere valori attraverso l’esperienza gastronomica.
Siamo cinque soci, di cui tre di maggioranza. Gli altri due provengono dal mondo dello sport, in particolare dal tennis. Nessuno di noi ha un passato nella ristorazione e questa distanza dal settore tradizionale ci permette di proporre idee nuove e di guardare oltre il semplice servizio al tavolo.
Qual è la proposta gastronomica di La Parisienne?
Ogni mese cambiamo il menù per offrire sempre nuove esperienze e seguire la stagionalità. Oltre il 70% delle nostre proposte è plant-based, con molte opzioni per vegani e vegetariani. Offriamo menù pensati per uffici e studenti, oltre a proposte per il brunch che possono essere gustate in qualsiasi momento della giornata.
Tra le nostre idee più apprezzate ci sono la colazione dello sportivo, perfetta per chi cerca energia e leggerezza, la colazione floreale, che consegniamo a domicilio con un mazzo di fiori per un buongiorno speciale, e la colazione post hangover, pensata per chi la domenica vuole rigenerarsi dopo una serata di festa. Abbiamo anche un’ampia selezione di estratti freschi di frutta e verdura, ideali per fare il pieno di vitamine e iniziare bene la giornata.
La nostra proposta è variegata e vuole essere scoperta: solo provandola si può capire davvero di cosa si tratta.

Parliamo di acqua: come avete conosciuto Hydra e perché l’avete scelta?

Hydra ci ha colpiti fin da subito per l’offerta competitiva e per l’affidabilità del servizio. Da amministratrice ho analizzato il rapporto qualità-prezzo confrontandolo con altri fornitori e Hydra è risultata la scelta migliore. L’ho trovata spesso presente in altri locali torinesi e questo mi ha dato ulteriore fiducia: se tanti ristoratori la scelgono, significa che funziona.
L’idea di installare un erogatore di acqua microfiltrata era già parte del nostro progetto, perché la sostenibilità ambientale è uno dei nostri pilastri. Hydra rappresenta per noi una scelta coerente con questa filosofia.
In che modo l’acqua Hydra si inserisce nella vostra idea di sostenibilità?
Abbiamo avviato un progetto che prevede la vendita di borracce riutilizzabili brandizzate La Parisienne. Chi le acquista potrà fare il refill gratuito dell’acqua Hydra in qualsiasi momento, senza dover ordinare altro. Ogni refill sarà tracciato grazie a un codice a barre, così potremo calcolare quante bottiglie di plastica sono state risparmiate e quanta CO₂ è stata evitata.
Questo progetto è un esempio concreto di come anche un gesto semplice come bere un bicchiere d’acqua possa contribuire a un cambiamento importante. L’acqua diventa parte integrante della nostra visione di sostenibilità e non un dettaglio secondario.

Consiglieresti Hydra ad altri ristoratori?

Sì, la consiglierei. Hydra offre vantaggi pratici ed economici, riduce l’uso della plastica e semplifica la gestione quotidiana. Tuttavia, credo che la sostenibilità debba essere abbracciata in modo completo: non basta l’acqua, bisogna considerare anche la provenienza delle materie prime, il packaging e tutti gli altri aspetti dell’attività. Solo così il concetto assume un significato pieno.
Pensi che l’acqua a km zero diventerà la norma nella ristorazione?
Credo di sì, ma servirà ancora molta educazione. Oggi molte persone continuano a comprare casse d’acqua pesanti e inquinanti, spesso di qualità inferiore e contenenti microplastiche, invece di installare un erogatore domestico. Questo dimostra che non è un problema di possibilità, ma di mentalità. Quando cambierà questo approccio, l’acqua a km zero diventerà la norma non solo nella ristorazione, ma anche nelle case.

Se La Parisienne fosse un piatto, quale sarebbe?

Sarebbe il Beet and Bite, il nostro piatto iconico e tra i più apprezzati. Si tratta di un hamburger completamente vegan e cruelty free, che rappresenta i valori del locale: salute, gusto, sostenibilità e riciclo.
Il cuore del piatto è la polpa residua della barbabietola, ottenuta dagli estratti a freddo di frutta e verdura. Questa polpa, invece di diventare uno scarto, viene riutilizzata come ingrediente principale per creare un burger rosso e saporito. Al posto del pane utilizziamo un disco di patata dolce, rendendo il piatto innovativo, leggero e perfetto per chi cerca un pasto salutare e gustoso.
Questo piatto incarna alla perfezione la nostra filosofia: trasformare ciò che normalmente verrebbe scartato in qualcosa di nuovo, buono e sostenibile.
Un bistrot che guarda al futuro, anche nel bicchiere
La Parisienne Cafè & Petit Cuisine è più di un locale: è un progetto che mette insieme gusto, benessere e responsabilità ambientale. Ogni scelta, dal menù plant-based al riutilizzo creativo delle materie prime, è guidata dall’obiettivo di creare un’esperienza consapevole e sostenibile.
In questa visione, Hydra è un alleato prezioso. L’acqua microfiltrata e senza plastica diventa parte integrante del servizio e simbolo di un impegno concreto per il pianeta. È un dettaglio che fa la differenza sia per chi lavora dietro al bancone sia per chi si siede a tavola.
Se siete a Torino e volete scoprire un luogo dove la ristorazione incontra la sostenibilità, passate da Via Nizza 331. Magari per assaggiare il Beet and Bite o semplicemente per fare un brindisi diverso, con un bicchiere d’acqua Hydra che racconta una nuova idea di futuro.






