
L’Unione Europea ha il primato per il consumo di acqua in bottiglia, ma l’Italia è da sempre in testa alla classifica dei paesi europei con i suoi 243 litri pro capite1.
Per questo, dal 2018, all’interno degli organi legislativi europei ci si è interrogati sull’opportunità e sulla necessità di ridurre il consumo di acqua confezionata, diminuendo così l’inquinamento causato dalla plastica. Per raggiungere quest’obiettivo, è di fondamentale importanza, aumentare la fiducia dei cittadini nell’acqua della rete idrica destinata al consumo umano. Vediamo come.
Il Bonus Acqua Potabile 2021-22, un’impulso per scegliere l'acqua del rubinetto, che parte dall’Europa.
Abbiamo parlato più volte del Bonus Acqua potabile 2021-22 e di come (finalmente!), anche il Parlamento italiano abbia deciso di disincentivare l’acquisto di bottiglie d’acqua confezionate, favorendo economicamente le famiglie a bere acqua del rubinetto attraverso sistemi di filtraggio, come gli erogatori d’acqua per privati.
La legge di bilancio resa nota al 30 dicembre 2020, e la successiva circolare attuativa (n. 153000/2021), è stato un nuovo punto di partenza per renderci cittadini ancora più rispettosi dell’ambiente, ma è solo una conseguenza dell’azione della comunità europea, volta a migliorare ulteriormente il sistema idrico per facilitare la scelta di bere dal rubinetto.
Infatti, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno recentemente raggiunto un accordo sulla la revisione della direttiva 98/83/CE, rielaborata dagli stati membri per arrivare all’attuale versione definitiva: la nuova Drinking Water Directive (DWD).
Cosa cambia con questa nuova disciplina?
A distanza di vent’anni dalla direttiva 98/83/CE, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, si sono apportate sostanziali modifiche, in particolare sulla natura ed sui valori di parametro, insieme ed un riesame approfondito delle modalità di controllo e gestione.
Modifiche che sicuramente avranno un impatto sul futuro lavoro dei gestori del servizio idrico integrato e gli operatori del settore trattamento acque.
La nuova Drinking Water Directive diventerà il quadro standard per le caratteristiche dell’acqua destinata al consumo umano dei paesi dell’Unione Europea, e una volta entrata in vigore riuscirà di ridurre al minimo gli impatti dannosi dell’inquinamento sulla salute umana.
La Direttiva UE 2020/2184 rappresenta una direzione decisiva e presenta vitali ed importanti novità ad ampio spettro, a partire dall’introduzione di nuovi parametri legati ai cosiddetti ‘inquinanti emergenti’.
Un’acqua ancora più sicura quindi, con una normativa di riferimento evoluta in base ai nuovi possibili contaminanti nell’acqua, destinata al consumo umano.
L’UE caldeggia e favorisce la riduzione dell’uso della plastica monouso
La nuova direttiva, stringendo ancora di più i controlli sull’acqua potabile della rete idrica ed aggiornando i parametri microbiologici di riferimento, (introducendo tra l’altro, anche metodi per la misura delle microplastiche), sta cercando di aumentare la fiducia dei cittadini nell’acqua del rubinetto.
Dalle stime degli organi legislativi europei, quest’azione andrà a ridurre di almeno il 17%, l’uso delle bottiglie di plastica. Un bel dato se si pensa che dietro il semplice gesto di portare una bottiglia d’acqua confezionata a tavola, si nascondono emissioni di gas a effetto serra, co-responsabili del riscaldamento globale; spreco di acqua e risorse per la produzione della plastica; nonché tonnellate di rifiuti dannosi per tutto l'ecosistema.
Ovviamente ne beneficerebbero anche le tasche degli europei, se si pensa a quanto si spende per una bottiglia d’acqua da 1 litro e mezzo, rispetto alla quantità che puoi ottenere dalla rete idrica.
Nel 2018 Christophe Hansen (Gruppo del Partito popolare europeo, relatore lussemburghese sulla direttiva sull’acqua potabile), disse:
“ Fa una grande differenza per i tuoi soldi:
per il prezzo di una bottiglia di acqua minerale potresti ottenere quasi 700 litri di acqua del rubinetto”2.
per il prezzo di una bottiglia di acqua minerale potresti ottenere quasi 700 litri di acqua del rubinetto”2.
Nonostante la Direttiva abbia imposto parametri più severi e stringenti per il controllo della rete idrica, è proprio la nuova regolamentazione ad indicare come strumenti preventivi per garantire la massima sicurezza, l’uso di sistemi di filtrazione dell’acqua da collegare alla rete idrica domestica.
Favorire le fasce più deboli
La normativa europea è volta a promuovere anche l’accesso ad un’acqua di qualità per le fasce più deboli della popolazione, attraverso l’installazione di distributori d’acqua all’esterno e all’interno di spazi ed edifici pubblici ed incoraggiando ristoranti, mense e servizi di ristorazione a mettere a disposizione dei propri clienti acqua potabile a prezzi più bassi o a titolo gratuito.
FONTI:
1: https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20181011STO15887/acqua-potabile-nell-unione-europea-migliori-qualita-e-accesso
² https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20181011STO15887/acqua-potabile-nell-unione-europea-migliori-qualita-e-accesso
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